281. In quale modo la Chiesa partecipa al sacrificio eucaristico? (II parte) (continuazione)


281. In quale modo la Chiesa partecipa al sacrificio eucaristico? (II parte) (continuazione)

(Comp 281 ripetizione) Nell'Eucaristia, il sacrificio di Cristo diviene pure il sacrificio delle membra del suo Corpo. La vita dei fedeli, la loro lode, la loro sofferenza, la loro preghiera, il loro lavoro sono uniti a quelli di Cristo. In quanto sacrificio, l'Eucaristia viene anche offerta per tutti i fedeli vivi e defunti, in riparazione dei peccati di tutti gli uomini e per ottenere da Dio benefici spirituali e temporali. Anche la Chiesa del cielo è unita nell'offerta di Cristo.

“In Sintesi”
(CCC 1414 ripetizione) In quanto sacrificio, l'Eucaristia viene anche offerta in riparazione dei peccati dei vivi e dei defunti, e al fine di ottenere da Dio benefici spirituali o temporali.

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 1371) Il sacrificio eucaristico è offerto anche per i fedeli defunti “che sono morti in Cristo e non sono ancora pienamente purificati” [Concilio di Trento: DS, 1743], affinché possano entrare nella luce e nella pace di Cristo: “Seppellite questo corpo dove che sia, senza darvene pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, innanzi all'altare del Signore” [Sant'Agostino, Confessiones, 9, 11, 27: PL 32, 775; parole di Santa Monica, prima di morire, a Sant'Agostino e a suo fratello]. “Poi [nell'anafora] preghiamo anche per i santi Padri e Vescovi e in generale per tutti quelli che si sono addormentati prima di noi, convinti che questo sia un grande vantaggio per le anime, per le quali viene offerta la supplica, mentre qui è presente la vittima santa e tremenda. […] Presentando a Dio le preghiere per i defunti, anche se peccatori, […] presentiamo il Cristo immolato per i nostri peccati, cercando di rendere clemente per loro e per noi il Dio amico degli uomini” [San Cirillo di Gerusalemme, Catecheses mystagogicae, 5, 9-10: PG 30, 1116-1117].

Per la riflessione
(CCC 1370) All'offerta di Cristo si uniscono non soltanto i membri che sono ancora sulla terra, ma anche quelli che si trovano già nella gloria del cielo. La Chiesa offre infatti il sacrificio eucaristico in comunione con la Santissima Vergine Maria, facendo memoria di lei, come pure di tutti i santi e di tutte le sante. Nell'Eucaristia la Chiesa, con Maria, è come ai piedi della croce, unita all'offerta e all'intercessione di Cristo. (CCC 1372) Sant'Agostino ha mirabilmente riassunto questa dottrina che ci sollecita ad una partecipazione sempre più piena al sacrificio del nostro Redentore che celebriamo nell'Eucaristia: “Tutta quanta la città redenta, cioè l'assemblea e la società dei santi, offre un sacrificio universale […] a Dio per opera di quel Sommo Sacerdote che nella passione ha offerto anche se stesso per noi, assumendo la forma di servo, e costituendoci come corpo di un Capo tanto importante. […] Questo è il sacrificio dei cristiani: “Pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo” (Rm 12,5); e la Chiesa lo rinnova continuamente nel sacramento dell'altare, noto ai fedeli, dove si vede che, in ciò che offre, offre anche se stessa” [Sant'Agostino, De civitate Dei, 10, 6: PL 41, 284]. [FINE]

(Prossima domanda: Come Gesù è presente nell'Eucaristia?)

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