282. Come Gesù è presente nell'Eucaristia?


282. Come Gesù è presente nell'Eucaristia?

(Comp 282) Gesù Cristo è presente nell'Eucaristia in modo unico e incomparabile. È presente infatti in modo vero, reale, sostanziale: con il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua Anima e la sua Divinità. In essa è quindi presente in modo sacramentale, e cioè sotto le specie eucaristiche del pane e del vino, Cristo tutto intero: Dio e uomo.

“In Sintesi”
(CCC 1413) Mediante la consacrazione si opera la transustanziazione del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Sotto le specie consacrate del pane e del vino, Cristo stesso, vivente e glorioso, è presente in maniera vera, reale e sostanziale, il suo Corpo e Sangue con la sua anima e la sua divinità [Concilio di Trento: DS 1640; 1651].

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 1373) “Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi” (Rm 8,34), è presente in molti modi alla sua Chiesa [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 48]: nella sua Parola, nella preghiera della Chiesa, “dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20), nei poveri, nei malati, nei prigionieri [Mt 25,31-46], nei sacramenti di cui egli è l'autore, nel sacrificio della Messa e nella persona del ministro. Ma “soprattutto [è presente] sotto le specie eucaristiche” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 7]. (CCC 1374) Il modo della presenza di Cristo sotto le specie eucaristiche è unico. Esso pone l'Eucaristia al di sopra di tutti i sacramenti e ne fa “quasi il coronamento della vita spirituale e il fine al quale tendono tutti i sacramenti” [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, III, 73, 3]. Nel Santissimo Sacramento dell'Eucaristia è “contenuto veramente, realmente, sostanzialmente il Corpo e il Sangue di nostro Signore Gesù Cristo, con l'anima e la divinità e, quindi, il Cristo tutto intero” [Concilio di Trento: DS 1651]. “Tale presenza si dice" reale" non per esclusione, quasi che le altre non siano "reali", ma per antonomasia, perché è sostanziale, e in forza di essa Cristo, Uomo-Dio, tutto intero si fa presente” [Paolo VI, Lett. enc. Mysterium fidei].

Per la riflessione
(CCC 1375) E' per la conversione del pane e del vino nel suo Corpo e nel suo Sangue che Cristo diviene presente in questo sacramento. I Padri della Chiesa hanno sempre espresso con fermezza la fede della Chiesa nell'efficacia della Parola di Cristo e dell'azione dello Spirito Santo per operare questa conversione. San Giovanni Crisostomo, ad esempio, afferma: “Non è l'uomo che fa diventare le cose offerte Corpo e Sangue di Cristo, ma è Cristo stesso, che è stato crocifisso per noi. Il sacerdote, figura di Cristo, pronunzia quelle parole, ma la loro virtù e la grazia sono di Dio. Questo è il mio Corpo, dice. Questa Parola trasforma le cose offerte” [San Giovanni Crisostomo, De proditione Judae homilia, 1, 6: PG 49, 380]. E sant'Ambrogio, parlando della conversione eucaristica dice: Dobbiamo essere convinti che “non si tratta dell'elemento formato dalla natura, ma della sostanza prodotta dalla formula della consacrazione, ed è maggiore l'efficacia della consacrazione di quella della natura, perché, per l'effetto della consacrazione, la stessa natura viene trasformata” (Sant'Ambrogio, De mysteriis, 9, 50: PL 16, 405). “La parola di Cristo, che poté creare dal nulla ciò che non esisteva, non può trasformare in una sostanza diversa ciò che esiste? Non è minore impresa dare una nuova natura alle cose che trasformarla” (Ibid., 9, 52: PL 16, 407).

(Prossima domanda: Che cosa significa transustanziazione?)

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