291. Che cosa si richiede per ricevere la santa Comunione? (II parte) (continuazione)


291. Che cosa si richiede per ricevere la santa Comunione? (II parte) (continuazione)

(Comp 291 ripetizione) Per ricevere la santa Comunione si deve essere pienamente incorporati alla Chiesa cattolica ed essere in stato di grazia, cioè senza coscienza di peccato mortale. Chi è consapevole di aver commesso un peccato grave deve ricevere il Sacramento della Riconciliazione prima di accedere alla Comunione. Importanti sono anche lo spirito di raccoglimento e di preghiera, l'osservanza del digiuno prescritto dalla Chiesa e l'atteggiamento del corpo (gesti, abiti), in segno di rispetto a Cristo.

“In Sintesi”
(CCC 1415 ripetizione) Chi vuole ricevere Cristo nella Comunione eucaristica deve essere in stato di grazia. Se uno è consapevole di aver peccato mortalmente, non deve accostarsi all'Eucaristia senza prima aver ricevuto l'assoluzione nel sacramento della Penitenza.

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 1387) Per prepararsi in modo conveniente a ricevere questo sacramento, i fedeli osserveranno il digiuno prescritto nella loro Chiesa [Cf. CIC canone 919]. L'atteggiamento del corpo (gesti, abiti) esprimerà il rispetto, la solennità, la gioia di questo momento in cui Cristo diventa nostro ospite. (CCC 1388) E' conforme al significato stesso dell'Eucaristia che i fedeli, se hanno le disposizioni richieste [CIC canoni 916-917], si comunichino quando partecipano alla Messa [CIC 917. I fedeli nel medesimo giorno possono ricevere la S.S. Eucaristia solo una seconda volta (cf. Pontificia Commissione per l’interpretazione autentica del Codice di Diritto Canonico, Responsa ad proposita dubia, 1: AAS 76 (1984), p. 746)]: “Si raccomanda molto quella partecipazione più perfetta alla Messa, per la quale i fedeli, dopo la Comunione del sacerdote, ricevono il Corpo del Signore dal medesimo Sacrificio” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 55].

Per la riflessione
(CCC 1389) La Chiesa fa obbligo ai fedeli di “partecipare alla divina liturgia la domenica e le feste” [Conc. Ecum. Vat. II, Ecclesiarum Orientalium, 15] e di ricevere almeno una volta all'anno l'Eucaristia, possibilmente nel tempo pasquale, (CIC canone 920] preparati dal sacramento della Riconciliazione. La Chiesa tuttavia raccomanda vivamente ai fedeli di ricevere la santa Eucaristia la domenica e i giorni festivi, o ancora più spesso, anche tutti i giorni. (CCC 1390) In virtù della presenza sacramentale di Cristo sotto ciascuna specie, la comunione con la sola specie del pane permette di ricevere tutto il frutto di grazia dell'Eucaristia. Per motivi pastorali questo modo di fare la Comunione si è legittimamente stabilito come il più abituale nel rito latino. Tuttavia “la santa Comunione esprime con maggior pienezza la sua forma di segno, se viene fatta sotto le due specie. In essa risulta infatti più evidente il segno del banchetto eucaristico” [Principi e norme per l'uso del Messale Romano, 240: Messale Romano]. Questa è la forma abituale di comunicarsi nei riti orientali. [FINE]

(Prossima domanda: Quali sono i frutti della santa Comunione?)

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