301. In quali forme si esprime la penitenza nella vita cristiana? (I parte)


301. In quali forme si esprime la penitenza nella vita cristiana? (I parte)

(Comp 301) La penitenza si esprime in forme molto varie, in particolare con il digiuno, la preghiera, l'elemosina. Queste e molte altre forme di penitenza possono essere praticate nella vita quotidiana del cristiano, in particolare nel tempo di Quaresima e nel giorno penitenziale del venerdì.

“In Sintesi”
(CCC 1437) La lettura della Sacra Scrittura, la preghiera della liturgia delle Ore e del Padre Nostro, ogni atto sincero di culto o di pietà ravviva in noi lo spirito di conversione e di penitenza e contribuisce al perdono dei nostri peccati.

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 1434) La penitenza interiore del cristiano può avere espressioni molto varie. La Scrittura e i Padri insistono soprattutto su tre forme: il digiuno, la preghiera, l'elemosina [Tb 12,8; Mt 6,1-18], che esprimono la conversione in rapporto a se stessi, in rapporto a Dio e in rapporto agli altri. Accanto alla purificazione radicale operata dal Battesimo o dal martirio, essi indicano, come mezzo per ottenere il perdono dei peccati, gli sforzi compiuti per riconciliarsi con il prossimo, le lacrime di penitenza, la preoccupazione per la salvezza del prossimo [Gc 5,20], l'intercessione dei santi e la pratica della carità che “copre una moltitudine di peccati” (1Pt 4,8).

Per la riflessione
(CCC 1439) Il dinamismo della conversione e della penitenza è stato meravigliosamente descritto da Gesù nella parabola detta “del figlio prodigo” il cui centro è “il padre misericordioso” (Lc 15,11-24): il fascino di una libertà illusoria, l'abbandono della casa paterna; la miseria estrema nella quale il figlio viene a trovarsi dopo aver dilapidato la sua fortuna; l'umiliazione profonda di vedersi costretto a pascolare i porci, e, peggio ancora, quella di desiderare di nutrirsi delle carrube che mangiavano i maiali; la riflessione sui beni perduti; il pentimento e la decisione di dichiararsi colpevole davanti a suo padre; il cammino del ritorno; l'accoglienza generosa da parte del padre; la gioia del padre: ecco alcuni tratti propri del processo di conversione. L'abito bello, l'anello e il banchetto di festa sono simboli della vita nuova, pura, dignitosa, piena di gioia che è la vita dell'uomo che ritorna a Dio e in seno alla sua famiglia, la Chiesa. Soltanto il cuore di Cristo, che conosce le profondità dell'amore di suo Padre, ha potuto rivelarci l'abisso della sua misericordia in una maniera così piena di semplicità e di bellezza. [CONTINUA]

(Continua la domanda: In quali forme si esprime la penitenza nella vita cristiana?)

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