311. In alcuni casi si può celebrare questo Sacramento con la confessione generica e l'assoluzione collettiva? (II parte) (continuazione)


311. In alcuni casi si può celebrare questo Sacramento con la confessione generica e l'assoluzione collettiva? (II parte) (continuazione)

(Comp 311 ripetizione) In casi di grave necessità (come in pericolo imminente di morte), si può ricorrere alla celebrazione comunitaria della Riconciliazione con la confessione generica e l'assoluzione collettiva, nel rispetto delle norme della Chiesa e con il proposito di confessare individualmente a tempo debito i peccati gravi.

“In Sintesi”
(CCC 1497) La confessione individuale e completa dei peccati gravi seguita dall'assoluzione rimane l'unico mezzo ordinario per la riconciliazione con Dio e con la Chiesa.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1483) In casi di grave necessità si può ricorrere alla celebrazione comunitaria della riconciliazione con confessione generale e assoluzione generale. Tale grave necessità può presentarsi qualora vi sia un imminente pericolo di morte senza che il o i sacerdoti abbiano il tempo sufficiente per ascoltare la confessione di ciascun penitente. La necessità grave può verificarsi anche quando, in considerazione del numero dei penitenti, non vi siano confessori in numero sufficiente per ascoltare debitamente le confessioni dei singoli entro un tempo ragionevole, così che i penitenti, senza loro colpa, rimarrebbero a lungo privati della grazia sacramentale o della santa Comunione. In questo caso i fedeli, perché sia valida l'assoluzione, devono fare il proposito di confessare individualmente i propri peccati gravi a tempo debito [CIC canone 962, § 1]. Spetta al vescovo diocesano giudicare se ricorrano le condizioni richieste per l'assoluzione generale [CIC canone 961, § 2]. Una considerevole affluenza di fedeli in occasione di grandi feste o di pellegrinaggi non costituisce un caso di tale grave necessità [CIC canone 961, § 1, 2].

Per la riflessione
(CCC 1484) “La confessione individuale e completa, con la relativa assoluzione, resta l'unico modo ordinario grazie al quale i fedeli si riconciliano con Dio e con la Chiesa, a meno che un'impossibilità fisica o morale non li dispensi da una tale confessione” [Rito della penitenza, Premesse, 31]. Ciò non è senza motivazioni profonde. Cristo agisce in ogni sacramento. Si rivolge personalmente a ciascun peccatore: “Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati” (Mc 2,5); è il medico che si china sui singoli malati che hanno bisogno di lui [Mc 2,17] per guarirli; li rialza e li reintegra nella comunione fraterna. La confessione personale è quindi la forma più significativa della riconciliazione con Dio e con la Chiesa. [FINE]

(Prossima domanda: Che cosa sono le indulgenze?) (I parte)

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