315. Qual è il comportamento della Chiesa verso i malati? (I parte)


315. Qual è il comportamento della Chiesa verso i malati? (I parte)

(Comp 315) La Chiesa, avendo ricevuto dal Signore l'imperativo di guarire gli infermi, si impegna ad attuarlo con le cure verso i malati, accompagnate da preghiere di intercessione. Essa soprattutto possiede un Sacramento specifico in favore degli infermi, istituito da Cristo stesso e attestato da san Giacomo: «Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio nel nome del Signore» (Gc 5,14-15).

“In Sintesi”
(CCC 1526) “Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati”(Gc 5,14-15 ).

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 1506) Cristo invita i suoi discepoli a seguirlo prendendo anch'essi la loro croce [Mt 10,38]. Seguendolo, assumono un nuovo modo di vedere la malattia e i malati. Gesù li associa alla sua vita di povertà e di servizio. Li rende partecipi del suo ministero di compassione e di guarigione: “E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano” (Mc 6,12-13). (CCC 1507) Il Signore risorto rinnova questo invio (“Nel mio nome […] imporranno le mani ai malati e questi guariranno” Mc 16,17-18) e lo conferma per mezzo dei segni che la Chiesa compie invocando il suo nome [At 9,34; 14,3]. Questi segni manifestano in modo speciale che Gesù è veramente “Dio che salva” [Mt 1,21; At 4,12].

Per la riflessione
(CCC 1508) Lo Spirito Santo dona ad alcuni un carisma speciale di guarigione [1 Cor 12,9.28.30] per manifestare la forza della grazia del Risorto. Tuttavia, neppure le preghiere più intense ottengono la guarigione di tutte le malattie. Così san Paolo deve imparare dal Signore: “Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza” (2 Cor 12,9), e che le sofferenze da sopportare possono avere questo significato: “Io completo nella mia carne ciò che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24 ). (CCC 1509) “Guarite gli infermi!” (Mt 10,8). La Chiesa ha ricevuto questo compito dal Signore e cerca di attuarlo sia attraverso le cure che presta ai malati sia mediante la preghiera di intercessione con la quale li accompagna. Essa crede nella presenza vivificante di Cristo, medico delle anime e dei corpi. Questa presenza è particolarmente operante nei sacramenti e in modo tutto speciale nell'Eucaristia, pane che dà la vita eterna [Gv 6,54.58] e al cui legame con la salute del corpo san Paolo allude [1 Cor 11,30]. [CONTINUA]

(Continua la domanda: Qual è il comportamento della Chiesa verso i malati?)

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