323. Perché si chiama Sacramento dell'Ordine?


323. Perché si chiama Sacramento dell'Ordine?

(Comp 323) Ordine indica un corpo ecclesiale, di cui si entra a far parte mediante una speciale consacrazione (Ordinazione), che, per un particolare dono dello Spirito Santo, permette di esercitare una sacra potestà a nome e con l'autorità di Cristo a servizio del Popolo di Dio.

“In Sintesi”

(CCC 1534) Due sacramenti, l'Ordine e il Matrimonio, sono ordinati alla salvezza altrui. Se contribuiscono anche alla salvezza personale, questo avviene attraverso il servizio degli altri. Essi conferiscono una missione particolare nella Chiesa e servono all'edificazione del popolo di Dio.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1537) La parola Ordine, nell'antichità romana, designava dei corpi costituiti in senso civile, soprattutto il corpo di coloro che governano. “Ordinatio” - ordinazione - indica l'integrazione in un “ordo” - ordine -. Nella Chiesa ci sono corpi costituiti che la Tradizione, non senza fondamenti scritturistici [Eb 5,6; 7,11; Sal 110,4], chiama sin dai tempi antichi con il nome di “taxeis” (in greco), di “ordines”: così la liturgia parla dell'“ordo Episcoporum” - ordine dei Vescovi, - dell'“ordo presbyterorum” - ordine dei presbiteri - dell'“ordo diaconorum” - ordine dei diaconi. Anche altri gruppi ricevono questo nome di “ordo”: i catecumeni, le vergini, gli sposi, le vedove…

Per la riflessione

(CCC 1538) L'integrazione in uno di questi corpi ecclesiali avveniva con un rito chiamato ordinatio, atto religioso e liturgico che consisteva in una consacrazione, una benedizione o un sacramento. Oggi la parola “ordinatio” è riservata all'atto sacramentale che integra nell'ordine dei vescovi, dei presbiteri e dei diaconi e che va al di là di una semplice elezione, designazione, delega o istituzione da parte della comunità, poiché conferisce un dono dello Spirito Santo che permette di esercitare una potestà sacra (“sacra potestas”) [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 10], la quale non può venire che da Cristo stesso, mediante la sua Chiesa. L'ordinazione è chiamata anche “consecratio” - consacrazione - poiché è una separazione e una investitura da parte di Cristo stesso, per la sua Chiesa. L'imposizione delle mani del Vescovo, insieme con la preghiera consacratoria, costituisce il segno visibile di tale consacrazione.


(Prossima domanda: Come si colloca il Sacramento dell'Ordine nel disegno divino della salvezza?)

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