325. Di quanti gradi si compone il Sacramento dell'Ordine?


325. Di quanti gradi si compone il Sacramento dell'Ordine?

(Comp 325) Esso si compone di tre gradi, che sono insostituibili per la struttura organica della Chiesa: l'episcopato, il presbiterato e il diaconato.

“In Sintesi”

(CCC 1593) Fin dalle origini, il ministero ordinato è stato conferito ed esercitato in tre gradi: quello dei Vescovi, quello dei presbiteri e quello dei diaconi. I ministeri conferiti dall'ordinazione sono insostituibili per la struttura organica della Chiesa: senza il Vescovo, i presbiteri e i diaconi, non si può parlare di Chiesa [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Trallianos, 3, 1].

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1554) “Il ministero ecclesiastico di istituzione divina viene esercitato in diversi ordini, da quelli che già anticamente sono chiamati Vescovi, presbiteri, diaconi” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 28]. La dottrina cattolica, espressa nella liturgia, nel magistero e nella pratica costante della Chiesa, riconosce che esistono due gradi di partecipazione ministeriale al sacerdozio di Cristo: l'Episcopato e il presbiterato. Il diaconato è finalizzato al loro aiuto e al loro servizio. Per questo il termine “sacerdos” - sacerdote - designa, nell'uso attuale, i Vescovi e i presbiteri, ma non i diaconi. Tuttavia, la dottrina cattolica insegna che i gradi di partecipazione sacerdotale (Episcopato e presbiterato) e il grado di servizio (diaconato) sono tutti e tre conferiti da un atto sacramentale chiamato “ordinazione”, cioè dal sacramento dell'Ordine: “Tutti rispettino i diaconi come lo stesso Gesù Cristo, e il Vescovo come l'immagine del Padre, e i presbiteri come il senato di Dio e come il collegio apostolico: senza di loro non c'è Chiesa” [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Trallianos, 3, 1].

Per la riflessione

(CCC 1538) L'integrazione in uno di questi corpi ecclesiali avveniva con un rito chiamato ordinatio, atto religioso e liturgico che consisteva in una consacrazione, una benedizione o un sacramento. Oggi la parola “ordinatio” è riservata all'atto sacramentale che integra nell'ordine dei vescovi, dei presbiteri e dei diaconi e che va al di là di una semplice elezione, designazione, delega o istituzione da parte della comunità, poiché conferisce un dono dello Spirito Santo che permette di esercitare una potestà sacra (“sacra potestas”) [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 10], la quale non può venire che da Cristo stesso, mediante la sua Chiesa. L'ordinazione è chiamata anche “consecratio” - consacrazione - poiché è una separazione e una investitura da parte di Cristo stesso, per la sua Chiesa. L'imposizione delle mani del Vescovo, insieme con la preghiera consacratoria, costituisce il segno visibile di tale consacrazione.


(Prossima domanda: Qual è l'effetto dell'Ordinazione episcopale?)

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