326. Qual è l'effetto dell'Ordinazione episcopale?


326. Qual è l'effetto dell'Ordinazione episcopale?

(Comp 326) L'Ordinazione episcopale conferisce la pienezza del Sacramento dell'Ordine, fa del Vescovo illegittimo successore degli Apostoli, lo inserisce nel Collegio episcopale, condividendo con il Papa e gli altri Vescovi la sollecitudine per tutte le Chiese, e gli consegna gli uffici di insegnare, santificare e governare.

“In Sintesi”

(CCC 1594) Il Vescovo riceve la pienezza del sacramento dell'Ordine che lo inserisce nel Collegio episcopale e fa di lui il capo visibile della Chiesa particolare che gli è affidata. I Vescovi, in quanto successori degli Apostoli e membri del Collegio, hanno parte alla responsabilità apostolica e alla missione di tutta la Chiesa sotto l'autorità del Papa, successore di san Pietro.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1558) “La consacrazione episcopale conferisce pure, con l'ufficio di santificare, gli uffici di insegnare e di governare [...] Infatti [...] con l'imposizione delle mani e con le parole della consacrazione la grazia dello Spirito Santo viene conferita e viene impresso un sacro carattere, in maniera che i Vescovi, in modo eminente e visibile, sostengono le parti dello stesso Cristo Maestro, Pastore e Pontefice, e agiscono in sua persona ["in Eius persona agant"]” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 21]. “Perciò i Vescovi, per virtù dello Spirito Santo, che loro è stato dato, sono divenuti i veri e autentici maestri della fede, i pontefici e i pastori” [Id., Christus Dominus, 2].

Per la riflessione

(CCC 1557) Il Concilio Vaticano II insegna che “con la consacrazione episcopale viene conferita la pienezza del sacramento dell'Ordine, quella cioè che dalla consuetudine liturgica della Chiesa e dalla voce dei santi Padri viene chiamata il sommo sacerdozio, vertice ["summa"] del sacro ministero” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 21]. (CCC 896) Il Buon Pastore sarà il modello e la “forma” dell'ufficio pastorale del Vescovo. Cosciente delle proprie debolezze, “il Vescovo può compatire quelli che sono nell'ignoranza o nell'errore. Non rifugga dall'ascoltare” coloro che dipendono da lui e “che cura come veri figli suoi. […] I fedeli poi devono aderire al Vescovo come la Chiesa a Gesù Cristo e come Gesù Cristo al Padre” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 27]: “Obbedite tutti al Vescovo, come Gesù Cristo al Padre, e al presbiterio come agli Apostoli; quanto ai diaconi, rispettateli come la Legge di Dio. Nessuno compia qualche azione riguardante la Chiesa, senza il Vescovo” [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Smyrnaeos, 8, 1].


(Prossima domanda: Qual è l'ufficio del Vescovo nella Chiesa particolare a lui affidata?)

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