335. Quali sono gli effetti del Sacramento dell'Ordine? (II parte) (continuazione)


335. Quali sono gli effetti del Sacramento dell'Ordine? (II parte) (continuazione)

(Comp 335 ripetizione) Questo Sacramento dona una speciale effusione dello Spirito Santo, che configura l'ordinato a Cristo nella sua triplice funzione di Sacerdote, Profeta e Re, secondo i rispettivi gradi del Sacramento. L'ordinazione conferisce un carattere spirituale indelebile: perciò non può essere ripetuta né conferita per un tempo limitato.

“In Sintesi”

(CCC 1592 ripetizione) Il sacerdozio ministeriale differisce essenzialmente dal sacerdozio comune dei fedeli poiché conferisce un potere sacro per il servizio dei fedeli. I ministri ordinati esercitano il loro servizio presso il popolo di Dio attraverso l'insegnamento (munus docendi), il culto divino (munus liturgicum) e il governo pastorale (munus regendi).

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1585) La grazia dello Spirito Santo propria di questo sacramento consiste in una configurazione a Cristo Sacerdote, Maestro e Pastore del quale l'ordinato è costituito ministro.

Per la riflessione

(CCC 1586) Per il Vescovo è innanzitutto una grazia di fortezza (“Il tuo Spirito che regge e guida”: Preghiera consacratoria del Vescovo nel rito latino, Pontificale romano. Ordinazione del Vescovo, dei presbiteri e dei diaconi, Ordinazione del Vescovo. Preghiera di ordinazione, 52): la grazia di guidare e di difendere con forza e prudenza la sua Chiesa come un padre e un pastore, con un amore gratuito verso tutti e una predilezione per i poveri, gli ammalati e i bisognosi [Conc. Ecum. Vat. II, Christus Dominus, 13, 16]. Questa grazia lo spinge ad annunciare a tutti il Vangelo, ad essere il modello del suo gregge, a precederlo sul cammino della santificazione identificandosi nell'Eucaristia con Cristo Sacerdote e Vittima, senza temere di dare la vita per le sue pecore: “Concedi, Padre che conosci i cuori, a questo servo che hai scelto per l'episcopato, di pascere il tuo santo gregge e di esercitare in maniera irreprensibile e in tuo onore la massima dignità sacerdotale, servendoti notte e giorno; di rendere il tuo volto incessantemente propizio e di offrirti i doni della tua santa Chiesa; di avere, in virtù dello spirito del sommo sacerdozio, il potere di rimettere i peccati secondo il tuo comando, di distribuire i compiti secondo la tua volontà e di sciogliere ogni legame in virtù del potere che hai dato agli Apostoli; di esserti accetto per la sua mansuetudine e per la purezza del suo cuore, offrendoti un profumo soave per mezzo di Gesù Cristo tuo Figlio…” [Sant'Ippolito di Roma, Traditio apostolica, 3]. [CONTINUA]


(Continua la domanda: Quali sono gli effetti del Sacramento dell'Ordine?
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