338. Per quali fini Dio ha istituito il Matrimonio?


338. Per quali fini Dio ha istituito il Matrimonio?

(Comp 338) L'unione matrimoniale dell'uomo e della donna, fondata e strutturata con leggi proprie dal Creatore, per sua natura è ordinata alla comunione e al bene dei coniugi e alla generazione ed educazione dei figli. L'unione matrimoniale, secondo l'originario disegno divino, è indissolubile, come afferma Gesù Cristo: «Quello che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi» (Mc 10,9).

“In Sintesi”

(CCC 1659) San Paolo dice: “Voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa […] Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa” (Ef 5,25.32).

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 355) “Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò” (Gen 1,27). L'uomo, nella creazione, occupa un posto unico: egli è “a immagine di Dio”; nella sua natura unisce il mondo spirituale e il mondo materiale; è creato “maschio e femmina”; Dio l'ha stabilito nella sua amicizia.

Per la riflessione

(CCC 1660) L'alleanza matrimoniale, mediante la quale un uomo e una donna costituiscono fra loro un'intima comunione di vita e di amore, è stata fondata e dotata di sue proprie leggi dal Creatore. Per sua natura è ordinata al bene dei coniugi così come alla generazione e all'educazione della prole. Tra battezzati essa è stata elevata da Cristo Signore alla dignità di sacramento [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 48; CIC canone 1055, § 1].


(Prossima domanda: In qual modo il peccato minaccia il Matrimonio?)

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