345. Che cosa si richiede quando uno degli sposi non è cattolico? (II parte) (continuazione)


345. Che cosa si richiede quando uno degli sposi non è cattolico? (II parte) (continuazione)

(Comp 345 ripetizione) Per essere leciti, i matrimoni misti (fra cattolico e battezzato non cattolico) richiedono la licenza dell'autorità ecclesiastica. Quelli con disparità di culto (fra cattolico e non battezzato) per essere validi hanno bisogno di una dispensa. In ogni caso, è essenziale che i coniugi non escludano l'accettazione dei fini e delle proprietà essenziali del Matrimonio, e che il coniuge cattolico confermi gli impegni, conosciuti anche dall'altro coniuge, di conservare la fede e di assicurare il Battesimo e l'educazione cattolica dei figli.

“In Sintesi”

(CCC 1633) In numerosi paesi si presenta assai di frequente la situazione del matrimonio misto (fra cattolico e battezzato non cattolico). Essa richiede un'attenzione particolare dei coniugi e dei pastori. Il caso di matrimonio con disparità di culto (fra cattolico e non-battezzato) esige una circospezione ancora maggiore.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1635) Secondo il diritto in vigore nella Chiesa latina, un matrimonio misto necessita, per la sua liceità, dell'espressa licenza dell'autorità ecclesiastica [CIC canone 1124]. In caso di disparità di culto è richiesta, per la validità del matrimonio, una espressa dispensa dall'impedimento [CIC canone 1086]. Questa licenza o questa dispensa suppongono che entrambe le parti conoscano e non escludano i fini e le proprietà essenziali del matrimonio; inoltre che la parte cattolica confermi gli impegni, portati a conoscenza anche della parte acattolica, di conservare la propria fede e di assicurare il Battesimo e l'educazione dei figli nella Chiesa cattolica [CIC canone 1125].

Per la riflessione

(CCC 1636) In molte regioni, grazie al dialogo ecumenico, le comunità cristiane interessate hanno potuto organizzare una pastorale comune per i matrimoni misti. Suo compito è di aiutare queste coppie a vivere la loro situazione particolare alla luce della fede. Essa deve anche aiutarle a superare le tensioni fra gli obblighi dei coniugi l'uno nei confronti dell'altro e verso le loro comunità ecclesiali. Deve incoraggiare lo sviluppo di ciò che è loro comune nella fede, e il rispetto di ciò che li separa. (CCC 1637) Nei matrimoni con disparità di culto lo sposo cattolico ha un compito particolare: infatti “il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente” (1Cor 7,14). E' una grande gioia per il coniuge cristiano e per la Chiesa se questa “santificazione” conduce alla libera conversione dell'altro coniuge alla fede cristiana [1Cor 7,16]. L'amore coniugale sincero, la pratica umile e paziente delle virtù familiari e la preghiera perseverante possono preparare il coniuge non credente ad accogliere la grazia della conversione. [FINE]


(Prossima domanda: Quali sono gli effetti del Sacramento del Matrimonio?)

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