357. Come la vita morale cristiana è legata alla fede e ai Sacramenti? (II parte) (continuazione)


357. Come la vita morale cristiana è legata alla fede e ai Sacramenti? (II parte) (continuazione)

(Comp 357 ripetizione) Ciò che il Simbolo della fede professa, i Sacramenti lo comunicano. Infatti, con essi i fedeli ricevono la grazia di Cristo e i doni dello Spirito Santo, che li rendono capaci di vivere la nuova vita di figli di Dio nel Cristo accolto con la fede.

“In Sintesi”

(CCC 1696) La via di Cristo “conduce alla vita”, una via opposta “conduce alla perdizione” (Mt 7,13) [Dt 30,15-20]. La parabola evangelica delle due vie è sempre presente nella catechesi della Chiesa. Essa sta ad indicare l'importanza delle decisioni morali per la nostra salvezza. “Ci sono due vie, l'una della vita, l'altra della morte; ma tra le due corre una grande differenza” [Didaché, 1, 1].

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1697) Nella catechesi è importante mettere in luce con estrema chiarezza la gioia e le esigenze della via di Cristo [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Catechesi tradendae, 29]. La catechesi della “vita nuova” (Rm 6,4) in lui sarà: - una catechesi dello Spirito Santo, maestro interiore della vita secondo Cristo, dolce ospite e amico che ispira, conduce, corregge e fortifica questa vita; - una catechesi della grazia, poiché è per grazia che siamo salvati ed è ancora per grazia che le nostre opere possono portare frutto per la vita eterna; - una catechesi delle beatitudini, infatti la via di Cristo è riassunta nelle beatitudini, il solo cammino verso la felicità eterna, cui aspira il cuore dell'uomo; - una catechesi del peccato e del perdono, poiché, se se non si riconosce peccatore, l'uomo non può conoscere la verità su se stesso, condizione del retto agire, e senza l'offerta del perdono, non potrebbe sopportare tale verità; - una catechesi delle virtù umane, che conduce a cogliere la bellezza e l'attrattiva delle rette disposizioni per il bene; - una catechesi delle virtù cristiane della fede, della speranza e della carità, che si ispira al sublime esempio dei santi; - una catechesi del duplice comandamento della carità sviluppato nel Decalogo; - una catechesi ecclesiale, perché è nei molteplici scambi dei “beni spirituali” nella “comunione dei santi” che la vita cristiana può crescere, svilupparsi e comunicarsi.

Per la riflessione

(CCC 1698) Il riferimento primo e ultimo di tale catechesi sarà sempre Gesù Cristo stesso, che è “la via, la verità e la vita” (Gv 14,6). Guardando a lui nella fede, i cristiani possono sperare che egli stesso realizzi in loro le sue promesse, e che, amandolo con l'amore con cui egli li ha amati, compiano le opere che si addicono alla loro dignità: “Vi prego di considerare che […] Gesù Cristo nostro Signore è il vostro vero Capo e che voi siete una delle sue membra. […] Egli sta a voi come il capo alle membra; tutto ciò che è suo è vostro, il suo Spirito, il suo cuore, il suo corpo, la sua anima e tutte le sue facoltà, […] e voi dovete usarne come se fossero cose vostre, per servire, lodare, amare e glorificare Dio. Voi appartenete a lui, come le membra al loro capo. Allo stesso modo egli desidera ardentemente usare tutto ciò che è in voi, al servizio e per la gloria del Padre, come se fossero cose che gli appartengono” [San Giovanni Eudes, Le Coeur admirable de la Très Sacrée Mère de Dieu, 1, 5: Oeuvres completes, v. 6, Paris 1908, p. 113-114]. “Per me il vivere è Cristo” (Fil 1,21). [FINE]


(Prossima domanda: Qual è la radice della dignità umana?)

Post più popolari