361. In che rapporto sono le Beatitudini col desiderio di felicità dell'uomo?


361. In che rapporto sono le Beatitudini col desiderio di felicità dell'uomo?

(Comp 361) Esse rispondono all'innato desiderio di felicità che Dio ha posto nel cuore dell'uomo per attirarlo a sé e che solo lui può saziare.

“In Sintesi”

(CCC 1725) Le beatitudini riprendono e portano a perfezione le promesse di Dio fatte a partire da Abramo, ordinandole al regno dei cieli. Esse rispondono al desiderio di felicità che Dio ha posto nel cuore dell'uomo.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1718) Le beatitudini rispondono all'innato desiderio di felicità. Questo desiderio è di origine divina: Dio l'ha messo nel cuore dell'uomo per attirarlo a sé, perché egli solo lo può colmare. “Noi tutti certamente bramiamo vivere felici, e tra gli uomini non c'è nessuno che neghi il proprio assenso a questa affermazione, anche prima che venga esposta in tutta la sua portata” [Sant'Agostino, De moribus ecclesiae catholicae, 1, 3, 4: PL 32, 1312]. “Come ti cerco, dunque, Signore? Cercando Te, Dio mio, io cerco la felicità. Ti cercherò perché l'anima mia viva. Il mio corpo vive della mia anima e la mia anima vive di Te” [Sant'Agostino, Confessiones, 10, 20, 29]. “Dio solo sazia” [San Tommaso d'Aquino, In Symbolum Apostolorum expositio, c. 15].

Per la riflessione

(CCC 1719) Le beatitudini svelano la mèta dell'esistenza umana, il fine ultimo cui tendono le azioni umane: Dio ci chiama alla sua beatitudine. Tale vocazione è rivolta a ciascuno personalmente, ma anche all'insieme della Chiesa, popolo nuovo di coloro che hanno accolto la promessa e vivono nella fede di essa.


(Prossima domanda: Che cos'è la beatitudine eterna?)

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