362. Che cos'è la beatitudine eterna? (II parte) (continuazione)


362. Che cos'è la beatitudine eterna? (II parte) (continuazione)

(Comp 362 ripetizione) È la visione di Dio nella vita eterna, in cui noi saremo pienamente «partecipi della natura divina» (2 Pt 1,4), della gloria di Cristo e del godimento della vita trinitaria. La beatitudine oltrepassa le capacità umane: è un dono soprannaturale e gratuito di Dio, come la grazia che ad essa conduce. La beatitudine promessa ci pone di fronte a scelte morali decisive riguardo ai beni terreni, stimolandoci ad amare Dio al di sopra di tutto.

“In Sintesi”

(CCC 1728) Le beatitudini ci mettono di fronte a scelte decisive riguardo ai beni terreni; esse purificano il nostro cuore per renderci capaci di amare Dio al di sopra di tutto. (CCC 1727) La beatitudine della vita eterna è un dono gratuito di Dio: è soprannaturale al pari della grazia che ad essa conduce.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1722) Una tale beatitudine oltrepassa l'intelligenza e le sole forze umane. Essa è frutto di un dono gratuito di Dio. Per questo la si dice soprannaturale, come la grazia che dispone l'uomo ad entrare nella gioia di Dio. “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”; tuttavia nella sua grandezza e nella sua mirabile gloria, “nessun uomo può vedere Dio e restare vivo”. Il Padre, infatti, è incomprensibile; ma nel suo amore, nella sua bontà verso gli uomini, e nella sua onnipotenza, arriva a concedere a coloro che lo amano il privilegio di vedere Dio […]: poiché “ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio” [Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 4, 20, 5].

Per la riflessione

(CCC 1724) Il Decalogo, il Discorso della Montagna e la catechesi apostolica ci descrivono le vie che conducono al regno dei cieli. Noi ci impegniamo in esse passo passo, mediante azioni quotidiane, sostenuti dalla grazia dello Spirito Santo. Fecondati dalla Parola di Cristo, lentamente portiamo frutti nella Chiesa per la gloria di Dio [Mt 13,3-23]. (CCC 1721) Dio infatti ci ha creati per conoscerlo, servirlo e amarlo, e così giungere in paradiso. La beatitudine ci rende “partecipi della natura divina” [2Pt 1,4] e della vita eterna [Gv 17,3]. Con essa, l'uomo entra nella gloria di Cristo [Rm 8,18] e nel godimento della vita trinitaria. [FINE]


(Prossima domanda: Che cos'è la libertà?)

Post più popolari