369. Vi sono atti che sono sempre illeciti?


369. Vi sono atti che sono sempre illeciti?

(Comp 369) Vi sono atti, la cui scelta è sempre illecita a motivo del loro oggetto (ad esempio la bestemmia, l'omicidio, l'adulterio). La loro scelta comporta un disordine della volontà, cioè un male morale, che non può essere giustificato con il ricorso ai beni che eventualmente ne potrebbero derivare.

“In Sintesi”

(CCC 1761) Vi sono comportamenti concreti che è sempre sbagliato scegliere, perché la loro scelta comporta un disordine della volontà, cioè un male morale. Non è lecito compiere il male perché ne derivi un bene.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1756) E' quindi sbagliato giudicare la moralità degli atti umani considerando soltanto l'intenzione che li ispira, o le circostanze (ambiente, pressione sociale, costrizione o necessità di agire, ecc) che ne costituiscono la cornice. Ci sono atti che per se stessi e in se stessi, indipendentemente dalle circostanze e dalle intenzioni, sono sempre gravemente illeciti a motivo del loro oggetto; tali la bestemmia e lo spergiuro, l'omicidio e l'adulterio. Non è lecito compiere il male perché ne derivi un bene.

Per la riflessione

(CCC 1789) Alcune norme valgono in ogni caso: - Non è mai consentito fare il male perché ne derivi un bene. - La “regola d'oro”: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro” (Mt 7,12) [Lc 6,31; Tb 4,15]. - La carità passa sempre attraverso il rispetto del prossimo e della sua coscienza: Parlando “così contro i fratelli e ferendo la loro coscienza [...] voi peccate contro Cristo” (1Cor 8,12). “È bene non […] [fare] cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi” (Rm 14,21).


(Prossima domanda: Che cosa sono le passioni?)

Post più popolari