375. Quali norme la coscienza deve sempre seguire?


375. Quali norme la coscienza deve sempre seguire?

(Comp 375) Ce ne sono tre più generali: 1) non è mai consentito fare il male perché ne derivi un bene; 2) la cosiddetta Regola d'oro: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro» (Mt 7,12); 3) la carità passa sempre attraverso il rispetto del prossimo e della sua coscienza, anche se questo non significa accettare come un bene ciò che è oggettivamente un male.

“In Sintesi”

(CCC 1800) L'essere umano deve sempre obbedire al giudizio certo della propria coscienza. (CCC 1802) La Parola di Dio è una luce sui nostri passi. La dobbiamo assimilare nella fede e nella preghiera e mettere in pratica. In tal modo si forma la coscienza morale.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1789) Alcune norme valgono in ogni caso: - Non è mai consentito fare il male perché ne derivi un bene. - La “regola d'oro”: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro” (Mt 7,12) [Lc 6,31; Tb 4,15]. - La carità passa sempre attraverso il rispetto del prossimo e della sua coscienza: Parlando “così contro i fratelli e ferendo la loro coscienza [...] voi peccate contro Cristo” (1Cor 8,12). “È bene non […] [fare] cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi” (Rm 14,21).

Per la riflessione

(CCC 1970) La Legge evangelica implica la scelta decisiva tra “le due vie” [Mt 7,13-14] e mettere in pratica le parole del Signore [Mt 7,21-27]; essa si riassume nella regola d'oro: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti” (Mt 7,12) [Lc 6,31]. Tutta la Legge evangelica è racchiusa nel comandamento nuovo di Gesù (Gv 13,34), di amarci gli uni gli altri come lui ci ha amati [Gv 15,12]. (CCC 1971) Al Discorso del Signore sulla montagna è opportuno aggiungere la catechesi morale degli insegnamenti apostolici Rm 12-15; 1Cor 12-13; Col 3-4; Ef 4-5; ecc. Questa dottrina trasmette l'insegnamento del Signore con l'autorità degli Apostoli, particolarmente attraverso l'esposizione delle virtù che derivano dalla fede in Cristo e che sono animate dalla carità, il principale dono dello Spirito Santo. “La carità non abbia finzioni. […] Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno. […] Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell'ospitalità” (Rm 12,9-13). Questa catechesi ci insegna anche a considerare i casi di coscienza alla luce del nostro rapporto con Cristo e con la Chiesa [Rm 14; 1Cor 5-10].


(Prossima domanda: La coscienza morale può emettere giudizi erronei?)

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