388. Che cos'è la carità? (II parte) (continuazione)


388. Che cos'è la carità? (II parte) (continuazione)

(Comp 388 ripetizione) La carità è la virtù teologale per la quale amiamo Dio al di sopra di tutto e il nostro prossimo come noi stessi per amore di Dio. Gesù fa di essa il comandamento nuovo, la pienezza della Legge. Essa è «il vincolo della perfezione» (Col 3,14) e il fondamento delle altre virtù, che anima, ispira e ordina: senza di essa «io non sono nulla» e «niente mi giova» (1 Cor 13,1-3).

“In Sintesi”

(CCC 1844) Per la carità noi amiamo Dio al di sopra di tutto e il nostro prossimo come noi stessi per amore di Dio. Essa è “il vincolo di perfezione” (Col 3,14) e la forma di tutte le virtù.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1826) Se non avessi la carità, dice ancora l'Apostolo, “non sono nulla”. E tutto ciò che è privilegio, servizio, perfino virtù… senza la carità, “niente mi giova” (1Cor 13,1-3). La carità è superiore a tutte le virtù. E' la prima delle virtù teologali: “Queste le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità” (1Cor 13,13). (CCC 1827) L'esercizio di tutte le virtù è animato e ispirato dalla carità. Questa è il “vincolo di perfezione” (Col 3,14); è la forma delle virtù; le articola e le ordina tra loro; è sorgente e termine della loro pratica cristiana. La carità garantisce e purifica la nostra capacità umana di amare. La eleva alla perfezione soprannaturale dell'amore divino.

Per la riflessione

(CCC 1828) La pratica della vita morale animata dalla carità dà al cristiano la libertà spirituale dei figli di Dio. Egli non sta davanti a Dio come uno schiavo, nel timore servile, né come il mercenario in cerca del salario, ma come un figlio che corrisponde all'amore di colui che “ci ha amati per primo” (1Gv 4,19): “O ci allontaniamo dal male per timore del castigo e siamo nella disposizione dello schiavo. O ci lasciamo prendere dall'attrattiva della ricompensa e siamo simili ai mercenari. Oppure è per il bene in se stesso e per l'amore di colui che comanda che noi obbediamo […] e allora siamo nella disposizione dei figli” [San Basilio Magno, Regulae fusius tractatae, prol. 3: PG 31, 896]. (CCC 1829) La carità ha come frutti la gioia, la pace e la misericordia; esige la generosità e la correzione fraterna; è benevolenza; suscita la reciprocità, si dimostra sempre disinteressata e benefica; è amicizia e comunione: “Il compimento di tutte le nostre opere è l'amore. Qui è il nostro fine; per questo noi corriamo, verso questa meta corriamo; quando saremo giunti, vi troveremo riposo” [Sant'Agostino, In epistulam Johannis ad Parthos tractatus, 10, 4: PL 35, 2056-2057]. [FINE]


(Prossima domanda: Che cosa sono i doni dello Spirito Santo?)

Post più popolari