399. Esiste una nostra responsabilità nei peccati commessi da altri?


399. Esiste una nostra responsabilità nei peccati commessi da altri?

(Comp 399) Esiste questa responsabilità, quando vi cooperiamo colpevolmente.

“In Sintesi”

(CCC 1868) Il peccato è un atto personale. Inoltre, abbiamo una responsabilità nei peccati commessi dagli altri, quando vi cooperiamo.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1868) Il peccato è un atto personale. Inoltre, abbiamo una responsabilità nei peccati commessi dagli altri, quando vi cooperiamo: - prendendovi parte direttamente e volontariamente; - comandandoli, consigliandoli, lodandoli o approvandoli; - non denunciandoli o non impedendoli, quando si è tenuti a farlo; - proteggendo coloro che commettono il male.

Per la riflessione

(CCC 1736) Ogni atto voluto direttamente è da imputarsi a chi lo compie: Il Signore infatti chiede ad Adamo dopo il peccato nel giardino: “Che hai fatto?” (Gen 3,13). Così pure a Caino [Gen 4,10]. Altrettanto fa il profeta Natan con il re Davide dopo l'adulterio commesso con la moglie di Uria e l'assassinio di quest'ultimo [2Sam 12,7-15]. Un'azione può essere indirettamente volontaria quando è conseguenza di una negligenza riguardo a ciò che si sarebbe dovuto conoscere o fare, per esempio un incidente provocato da una ignoranza del codice stradale.


(Prossima domanda: Che cosa sono le strutture di peccato?)

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