402. Qual è il rapporto tra la persona e la società?


402. Qual è il rapporto tra la persona e la società?

(Comp 402) Principio, soggetto e fine di tutte le istituzioni sociali è e deve essere la persona. Alcune società, quali la famiglia e la comunità civica, sono ad essa necessarie. Sono utili anche altre associazioni, tanto all'interno delle comunità politiche quanto sul piano internazionale, nel rispetto del principio di sussidiarietà.

“In Sintesi”

(CCC 1892) “Principio, soggetto e fine di tutte le istituzioni sociali è e deve essere la persona umana” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 25]. (CCC 1893) Si deve incoraggiare una larga partecipazione ad associazioni ed istituzioni d'elezione.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1881) Ogni comunità si definisce in base al proprio fine e conseguentemente obbedisce a regole specifiche; però “principio, soggetto e fine di tutte le istituzioni sociali è e deve essere la persona umana” [Gaudium et spes, 25]. (CCC 1882) Certe società, quali la famiglia e la comunità civica, sono più immediatamente rispondenti alla natura dell'uomo. Sono a lui necessarie. Al fine di favorire la partecipazione del maggior numero possibile di persone alla vita sociale, si deve incoraggiare la creazione di associazioni e di istituzioni d'elezione “a scopi economici, culturali, sociali, sportivi, ricreativi, professionali, politici, tanto all'interno delle comunità politiche, quanto sul piano mondiale” [Giovanni XXIII, Lett. enc. Mater et magistra, 60]. Tale “socializzazione” esprime parimenti la tendenza naturale che spinge gli esseri umani ad associarsi, al fine di conseguire obiettivi che superano le capacità individuali. Essa sviluppa le doti della persona, in particolare, il suo spirito di iniziativa e il suo senso di responsabilità. Concorre a tutelare i suoi diritti [Gaudium et spes, 25; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 16].

Per la riflessione

(CCC 1913) La partecipazione è l'impegno volontario e generoso della persona negli scambi sociali. E' necessario che tutti, ciascuno secondo il posto che occupa e il ruolo che ricopre, partecipino a promuovere il bene comune. Questo dovere è inerente alla dignità della persona umana. (CCC 1929) La giustizia sociale non si può ottenere se non nel rispetto della dignità trascendente dell'uomo. La persona rappresenta il fine ultimo della società, la quale è ad essa ordinata: “La difesa e la promozione della dignità della persona umana ci sono state affidate dal Creatore; di essa sono rigorosamente e responsabilmente debitori gli uomini e le donne in ogni congiuntura della storia” [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 47].


(Prossima domanda: Che cosa indica il principio di sussidiarietà?)

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