404. Che cos'altro richiede un'autentica convivenza umana? (I parte)


404. Che cos'altro richiede un'autentica convivenza umana? (I parte)

(Comp 404) Richiede di rispettare la giustizia e la giusta gerarchia dei valori, come pure di subordinare le dimensioni materiali e istintive a quelle interiori e spirituali. In particolare, là dove il peccato perverte il clima sociale, occorre far appello alla conversione dei cuori e alla grazia di Dio, per ottenere cambiamenti sociali che siano realmente al servizio di ogni persona e di tutta la persona. La carità, che esige e rende capaci della pratica della giustizia, è il più grande comandamento sociale.

“In Sintesi”

(CCC 1895) La società deve agevolare l'esercizio delle virtù, non ostacolarlo. Una giusta gerarchia dei valori deve ispirarla.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1887) Lo scambio dei mezzi con i fini [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 41], che porta a dare valore di fine ultimo a ciò che è soltanto un mezzo per concorrervi, oppure a considerare delle persone come puri mezzi in vista di un fine, genera strutture ingiuste che “rendono ardua e praticamente impossibile una condotta cristiana, conformata ai precetti del Sommo Legislatore” [Pio XII, Messaggio radiofonico (1° giugno 1941)].

Per la riflessione

(CCC 1886) La società è indispensabile alla realizzazione della vocazione umana. Per raggiungere questo fine è necessario che sia rispettata la giusta gerarchia dei valori che “subordini le dimensioni materiali e istintive a quelle interiori e spirituali” [Centesimus annus, 36]: “La convivenza umana deve essere considerata anzitutto come un fatto spirituale: quale comunicazione di conoscenze nella luce del vero; esercizio di diritti e adempimento di doveri; impulso e richiamo al bene morale; come nobile comune godimento del bello in tutte le sue legittime espressioni; permanente disposizione ad effondere gli uni negli altri il meglio di se stessi; anelito ad una mutua e sempre più ricca assimilazione di valori spirituali: valori nei quali trovano la loro perenne vivificazione e il loro orientamento di fondo le espressioni culturali, il mondo economico, le istituzioni sociali, i movimenti e i regimi politici, gli ordinamenti giuridici e tutti gli altri elementi esteriori, in cui si articola e si esprime la convivenza nel suo evolversi incessante” [Giovanni XXIII, Lett. enc. Pacem in terris, 36]. [CONTINUA]


(Continua la domanda: Che cos'altro richiede un'autentica convivenza umana?)

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