405. Su che cosa si fonda l'autorità nella società? (II parte)


405. Su che cosa si fonda l'autorità nella società? (II parte) (continuazione)

(Comp 405 ripetizione) Ogni comunità umana ha bisogno di un'autorità legittima, che assicuri l'ordine e contribuisca all'attuazione del bene comune. Tale autorità trova il proprio fondamento nella natura umana, perché corrisponde all'ordine stabilito da Dio.

“In Sintesi”

(CCC 1920) “La comunità politica e l'autorità pubblica hanno il loro fondamento nella natura umana e perciò appartengono all'ordine stabilito da Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 74].

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1898) Ogni comunità umana ha bisogno di una autorità che la regga [Leone XIII, Lett. enc. Diuturnum illud; Lett. enc. Immortale Dei]. Tale autorità trova il proprio fondamento nella natura umana. E' necessaria all'unità della comunità civica. Suo compito è quello di assicurare, per quanto possibile, il bene comune della società. (CCC 1901) Se l'autorità rimanda ad un ordine prestabilito da Dio, “la determinazione dei regimi politici e la designazione dei governanti sono lasciate alla libera decisione dei cittadini” [Gaudium et spes, 74]. La diversità dei regimi politici è moralmente ammissibile, purché essi concorrano al bene legittimo delle comunità che li adottano. I regimi la cui natura è contraria alla legge naturale, all'ordine pubblico e ai fondamentali diritti delle persone, non possono realizzare il bene comune delle nazioni alle quali essi si sono imposti.

Per la riflessione

(CCC 1902) L'autorità non trae da se stessa la propria legittimità morale. Non deve comportarsi dispoticamente, ma operare per il bene comune come “forza morale che si appoggia sulla libertà e sulla coscienza del dovere e del compito assunto” [Gaudium et spes, 74]: “La legislazione umana non riveste il carattere di legge se non nella misura in cui si conforma alla retta ragione; da ciò è evidente che essa trae la sua forza dalla Legge eterna. Nella misura in cui si allontana dalla ragione, la si deve dichiarare ingiusta, perché non realizza il concetto di legge: è piuttosto una forma di violenza” [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I-II, 93, 3, ad 2]. [FINE]


(Prossima domanda: Quando l'autorità è esercitata in modo legittimo?)

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