409. Dove si realizza in maniera più rilevante il bene comune?


409. Dove si realizza in maniera più rilevante il bene comune?

(Comp 409) La realizzazione più completa del bene comune si trova in quelle comunità politiche, che difendono e promuovono il bene dei cittadini e dei ceti intermedi, senza dimenticare il bene universale della famiglia umana.

“In Sintesi”

(CCC 1927) E' compito dello Stato difendere e promuovere il bene comune della società civile. Il bene comune dell'intera famiglia umana richiede un’organizzazione della società internazionale.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1910) Se ogni comunità umana possiede un bene comune che le consente di riconoscersi come tale, è nella comunità politica che si trova la sua realizzazione più completa. E' compito dello Stato difendere e promuovere il bene comune della società civile, dei cittadini e dei corpi intermedi. (CCC 1911) I legami di mutua dipendenza tra gli uomini s'intensificano. A poco a poco si estendono a tutta la terra. L'unità della famiglia umana, la quale riunisce esseri che godono di una eguale dignità naturale, implica un bene comune universale. Questo richiede una organizzazione della comunità delle nazioni capace di “provvedere ai diversi bisogni degli uomini, tanto nel campo della vita sociale, cui appartengono l'alimentazione, la salute, l'educazione [...], quanto in alcune circostanze particolari che sorgono qua e là, come possono essere [...] la necessità di soccorrere le angustie dei profughi, o anche di aiutare gli emigrati e le loro famiglie” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 84]. (CCC 1912) Il bene comune è sempre orientato verso il progresso delle persone: “Nell'ordinare le cose ci si deve adeguare all'ordine delle persone e non il contrario” [Gaudium et spes, 26]. Tale ordine ha come fondamento la verità, si edifica nella giustizia, è vivificato dall'amore.

Per la riflessione

(CCC 2244) Ogni istituzione si ispira, anche implicitamente, ad una visione dell'uomo e del suo destino, da cui deriva i propri criteri di giudizio, la propria gerarchia dei valori, la propria linea di condotta. Nella maggior parte delle società le istituzioni fanno riferimento ad una certa preminenza dell'uomo sulle cose. Solo la Religione divinamente rivelata ha chiaramente riconosciuto in Dio, Creatore e Redentore, l'origine e il destino dell'uomo. La Chiesa invita i poteri politici a riferire i loro giudizi e le loro decisioni a tale ispirazione della verità su Dio e sull'uomo. Le società che ignorano questa ispirazione o la rifiutano in nome della loro indipendenza in rapporto a Dio, sono spinte a cercare in se stesse oppure a mutuare da una ideologia i loro riferimenti e il loro fine e, non tollerando che sia affermato un criterio oggettivo del bene e del male, si arrogano sull'uomo e sul suo destino un potere assoluto, dichiarato o non apertamente ammesso, come dimostra la storia [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 45-46].


(Prossima domanda: Come l'uomo partecipa alla realizzazione del bene comune?)

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