413. Come valutare le disuguaglianze tra gli uomini? (I parte)


413. Come valutare le disuguaglianze tra gli uomini? (I parte)

(Comp 413) Ci sono delle disuguaglianze inique, economiche e sociali, che colpiscono milioni di esseri umani; esse sono in aperto contrasto con il Vangelo, contrarie alla giustizia, alla dignità delle persone, alla pace. Ma ci sono anche differenze tra gli uomini, causate da vari fattori, che rientrano nel piano di Dio. Infatti, Egli vuole che ciascuno riceva dagli altri ciò di cui ha bisogno, e che coloro che hanno «talenti» particolari li condividano con gli altri. Tali differenze incoraggiano e spesso obbligano le persone alla magnanimità, alla benevolenza e alla condivisione, e spingono le culture a mutui arricchimenti.

“In Sintesi”

(CCC 1946) Le differenze tra le persone rientrano nel disegno di Dio, il quale vuole che noi abbiamo bisogno gli uni degli altri. Esse devono spronare alla carità.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1936) L'uomo, venendo al mondo, non dispone di tutto ciò che è necessario allo sviluppo della propria vita, corporale e spirituale. Ha bisogno degli altri. Si notano differenze legate all'età, alle capacità fisiche, alle attitudini intellettuali o morali, agli scambi di cui ciascuno ha potuto beneficiare, alla distribuzione delle ricchezze [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 29]. I “talenti” non sono distribuiti in misura eguale [Mt 25,14-30; Lc 19,11-27].

Per la riflessione

(CCC 1937) Tali differenze rientrano nel piano di Dio, il quale vuole che ciascuno riceva dagli altri ciò di cui ha bisogno, e che coloro che hanno “talenti” particolari ne comunichino i benefici a coloro che ne hanno bisogno. Le differenze incoraggiano e spesso obbligano le persone alla magnanimità, alla benevolenza e alla condivisione; spingono le culture a mutui arricchimenti: “Io distribuisco le virtù tanto differentemente, che non do tutto ad ognuno, ma a chi l'una a chi l'altra. [...] A chi darò principalmente la carità, a chi la giustizia, a chi l'umiltà, a chi una fede viva. [...] E così ho dato molti doni e grazie di virtù, spirituali e temporali, con tale diversità, che non tutto ho comunicato ad una sola persona, affinché voi foste costretti ad usare carità l'uno con l'altro. [...] Io volli che l'uno avesse bisogno dell'altro e tutti fossero miei ministri nel dispensare le grazie e i doni da me ricevuti” [Santa Caterina da Siena, Il dialogo della Divina provvidenza, 7]. [CONTINUA]


(Continua la domanda: Come valutare le disuguaglianze tra gli uomini?)

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