417. È percepita da tutti tale legge?


417. È percepita da tutti tale legge?

(Comp 417) A causa del peccato, la legge naturale non sempre e non da tutti viene percepita con uguale chiarezza e immediatezza.

“In Sintesi”

(CCC 1981) La Legge di Mosè comprende molte verità naturalmente accessibili alla ragione. Dio le ha rivelate perché gli uomini non riuscivano a leggerle nel loro cuore.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1960) I precetti della legge naturale non sono percepiti da tutti con chiarezza ed immediatezza. Nell'attuale situazione, la grazia e la Rivelazione sono necessarie all'uomo peccatore perché le verità religiose e morali possano essere conosciute “da tutti e senza difficoltà, con ferma certezza e senza alcuna mescolanza di errore” [Conc. Ecum. Vat. I, Cost. dogm. Dei Filius: DS 3005; Pio XII, Lett. enc. Humani generis: DS 3876]. La legge naturale offre alla Legge rivelata e alla grazia un fondamento preparato da Dio e in piena armonia con l'opera dello Spirito.

Per la riflessione

(CCC 2071) Quantunque accessibili alla sola ragione, i precetti del Decalogo sono stati rivelati. Per giungere ad una conoscenza completa e certa delle esigenze della legge naturale, l'umanità peccatrice aveva bisogno di questa rivelazione: “Una completa esposizione dei comandamenti del Decalogo si rese necessaria nella condizione di peccato, perché la luce della ragione si era ottenebrata e la volontà si era sviata” [San Bonaventura, In quattuor libros sententiarum, 3 37, 1, 3: Opera Omnia, v. 3, p. 819-820]. Noi conosciamo i comandamenti di Dio attraverso la Rivelazione divina che ci è proposta nella Chiesa, e per mezzo della voce della coscienza morale.


(Prossima domanda: Qual è il rapporto tra la legge naturale e la Legge antica?)

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