419. Come si colloca la Legge antica nel piano della salvezza?


419. Come si colloca la Legge antica nel piano della salvezza?

(Comp 419) La Legge antica permette di conoscere molte verità accessibili alla ragione, indica ciò che si deve o non si deve fare, e soprattutto, come fa un saggio pedagogo, prepara e dispone alla conversione e all'accoglienza del Vangelo. Tuttavia, pur essendo santa, spirituale e buona, la Legge antica è ancora imperfetta, poiché non dona da se stessa la forza e la grazia dello Spirito per osservarla.

“In Sintesi”

(CCC 1982) La Legge antica è una preparazione al Vangelo.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1963) Secondo la tradizione cristiana, la Legge santa [Rm 7,12], spirituale [Rm 7,14] e buona [Rm 7,16], è ancora imperfetta. Come un pedagogo [Gal 3,24] essa indica ciò che si deve fare, ma da sé non dà la forza, la grazia dello Spirito per osservarla. A causa del peccato che non può togliere, essa rimane una legge di schiavitù. Secondo san Paolo, essa ha particolarmente la funzione di denunciare e di manifestare il peccato che nel cuore dell'uomo forma una “legge di concupiscenza” [Rm 7]. Tuttavia la Legge rimane la prima tappa sul cammino del Regno. Essa prepara e dispone il popolo eletto e ogni cristiano alla conversione e alla fede nel Dio Salvatore. Dà un insegnamento che rimane per sempre, come Parola di Dio. (CCC 2542) La Legge data a Israele non è mai bastata a giustificare coloro che le erano sottomessi; anzi, è diventata lo strumento della “concupiscenza” [Rm 7,7]. Il fatto che il volere e il fare non coincidano [Rm 7,15] indica il conflitto tra la legge di Dio, la quale è la legge della mente, e un'altra legge “che mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra” (Rm 7,23).

Per la riflessione

(CCC 1964) La Legge antica è una preparazione al Vangelo. “La Legge è profezia e pedagogia delle realtà future” [Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 4, 15, 1]. Essa profetizza e presagisce l'opera della liberazione dal peccato che si compirà con Cristo, ed offre al Nuovo Testamento le immagini, i “tipi”, i simboli per esprimere la vita secondo lo Spirito. La Legge infine viene completata dall'insegnamento dei libri sapienziali e dei profeti, che la orientano verso la Nuova Alleanza e il regno dei cieli. “Ci furono […], nel regime dell'Antico Testamento, anime ripiene di carità e della grazia dello Spirito Santo, le quali aspettavano soprattutto il compimento delle promesse spirituali ed eterne. Sotto tale aspetto, costoro appartenevano alla nuova Legge. Al contrario, anche nel Nuovo Testamento ci sono uomini carnali, che ancora non hanno raggiunto la perfezione della nuova Legge, e che bisogna indurre alle azioni virtuose con la paura del castigo o con la promessa di beni temporali. Però, la Legge antica, anche se dava i precetti della carità, non era in grado di offrire la grazia dello Spirito Santo, in virtù del quale “l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori” (Rm 5,5; San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I-II, 107, 1, ad 2).


(Pross
ima domanda: Che cos'è la nuova Legge o Legge evangelica?)

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