423. Che cos'è la grazia che giustifica?


423. Che cos'è la grazia che giustifica?

(Comp 423) La grazia è il dono gratuito che Dio ci dà per renderci partecipi della sua vita trinitaria e capaci di agire per amor suo, È chiamata grazia abituale, o santificante o deificante, perché ci santifica e ci divinizza. È soprannaturale, perché dipende interamente dall'iniziativa gratuita di Dio e supera le capacità dell'intelligenza e delle forze dell'uomo. Sfugge quindi alla nostra esperienza.

“In Sintesi”

(CCC 2021) La grazia è l'aiuto che Dio ci dà perché rispondiamo alla nostra vocazione di diventare suoi figli adottivi. Essa ci introduce nell'intimità della vita trinitaria.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 1996) La nostra giustificazione viene dalla grazia di Dio. La grazia è il suo favore, il soccorso gratuito che Dio ci dà perché rispondiamo al suo invito: diventare figli di Dio [Gv 1,12-18], figli adottivi [Rom 8,14-17], partecipi della natura divina [2 Pt 1,3-4], della vita eterna [Gv 17,3]. (CCC 1997) La grazia è una partecipazione alla vita di Dio; ci introduce nell’intimità della vita trinitaria. Mediante il Battesimo il cristiano partecipa alla grazia di Cristo, Capo del suo corpo. Come “figlio adottivo”, egli può ora chiamare Dio “Padre”, in unione con il Figlio unigenito. Riceve la vita dello Spirito che infonde in lui la carità e forma la Chiesa. (CCC 1998) Questa vocazione alla vita eterna è soprannaturale. Dipende interamente dall'iniziativa gratuita di Dio, poiché egli solo può rivelarsi e donare se stesso. Supera le capacità dell'intelligenza e le forze della volontà dell'uomo, come di ogni creatura [1Cor 2,7-9].

Per la riflessione

(CCC 2005) Appartenendo all'ordine soprannaturale, la grazia sfugge alla nostra esperienza e solo con la fede può essere conosciuta. Pertanto non possiamo basarci sui nostri sentimenti o sulle nostre opere per dedurne che siamo giustificati e salvati [Concilio di Trento: DS 1533-1534]. Tuttavia, secondo la parola del Signore: “Dai loro frutti li potrete riconoscere” (Mt 7,20), la considerazione dei benefici di Dio nella nostra vita e nella vita dei santi ci offre una garanzia che la grazia sta operando in noi e ci sprona ad una fede sempre più grande e ad un atteggiamento di povertà fiduciosa. Si trova una delle più belle dimostrazioni di tale disposizione d'animo nella risposta di santa Giovanna d'Arco ad una domanda subdola dei suoi giudici ecclesiastici: “Interrogata se sappia d'essere nella grazia di Dio, risponde: "Se non vi sono, Dio mi vuole mettere; se vi sono, Dio mi vuole custodire in essa"” [Santa Giovanna d'Arco, Dictum: Procès de condamnation].


(Prossima domanda: Quali altri tipi di grazia ci sono?)

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