437. Qual è il legame del Decalogo con l'Alleanza? (II parte) (continuazione)


437. Qual è il legame del Decalogo con l'Alleanza? (II parte) (continuazione)

(Comp 437 ripetizione) Il Decalogo si comprende alla luce dell' Alleanza, nella quale Dio si rivela, facendo conoscere la sua volontà. Nell'osservare i Comandamenti, il popolo esprime la propria appartenenza a Dio e risponde con gratitudine alla sua iniziativa d'amore.

“In Sintesi”

(CCC 2079) Il Decalogo costituisce un'unità organica in cui ogni “parola” o “comandamento” rimanda a tutto l'insieme. Trasgredire un comandamento è infrangere tutta la Legge [Gc 2,10-11].

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2060) Il dono dei comandamenti e della Legge fa parte dell'Alleanza conclusa da Dio con i suoi. Secondo il libro dell'Esodo, la rivelazione delle “dieci parole” viene accordata tra la proposta dell'Alleanza [Es 19] e la sua stipulazione [Es 24], dopo che il popolo si è impegnato a “fare” tutto ciò che il Signore aveva detto e ad “obbedirvi” (Es 24,7). Il Decalogo non viene mai trasmesso se non dopo la rievocazione dell'Alleanza (Il Signore nostro Dio ha stabilito con noi un'alleanza sull'Oreb: Dt 5,2).

Per la riflessione

(CCC 2063) L'Alleanza e il dialogo tra Dio e l'uomo sono ancora attestati dal fatto che tutte le imposizioni sono enunciate in prima persona (“Io sono il Signore...”) e rivolte a un altro soggetto (“Tu...”). In tutti i comandamenti di Dio è un pronome personale singolare che indica il destinatario. Dio fa conoscere la sua volontà a tutto il popolo e, nello stesso tempo, a ciascuno in particolare: “Il Signore comandò l'amore verso Dio e insegnò la giustizia verso il prossimo, affinché l'uomo non fosse né ingiusto, né indegno di Dio. Così, per mezzo del Decalogo, Dio preparava l'uomo a diventare suo amico e ad avere un solo cuore con il suo prossimo [...]. Le parole del Decalogo restano validissime per noi. Lungi dall'essere abolite, esse sono state portate a pienezza di significato e di sviluppo dalla venuta del Signore nella carne” [Sant' Ireneo di Lione, Adversus haereses, 4, 16, 3-4: PG 7, 1017-1018]. (CCC 2062) I comandamenti propriamente detti vengono in secondo luogo; essi esprimono le implicanze della appartenenza a Dio stabilita attraverso l'Alleanza. L'esistenza morale è risposta all'iniziativa d'amore del Signore. E' riconoscenza, omaggio a Dio e culto d'azione di grazie. E' cooperazione al piano che Dio persegue nella storia. [FINE]


(Prossima domanda: Quale importanza dà la Chiesa al Decalogo?)

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