443. Che cosa comporta la Parola del Signore: «Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto» (Mt 4,10)? (III parte)

443. Che cosa comporta la Parola del Signore: «Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto» (Mt 4,10)? (III parte) (continuazione)

(Comp 443 ripetizione) Essa comporta: adorare Dio come Signore di tutto ciò che esiste; rendergli il culto dovuto individualmente e comunitariamente; pregarlo con espressioni di lode, di ringraziamento e di supplica; offrirgli sacrifici, soprattutto quello spirituale della propria vita, in unione con il sacrificio perfetto di Cristo; mantenere le promesse e i voti a Lui fatti.

“In Sintesi”

(CCC 2135) “Adora il Signore Dio tuo” (Mt 4,10). Adorare Dio, pregarlo, rendergli il culto che a lui è dovuto, mantenere le promesse e i voti che a lui si sono fatti, sono atti della virtù della religione, che esprimono l'obbedienza al primo comandamento.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2102) “Il voto, ossia la promessa deliberata e libera di un bene possibile e migliore fatta a Dio, deve essere adempiuto per la virtù della religione” [CIC canone 1191, § 1]. Il voto è un atto di devozione, con cui il cristiano offre se stesso a Dio o gli promette un'opera buona. Mantenendo i suoi voti, egli rende pertanto a Dio ciò che a lui è stato promesso e consacrato. Gli Atti degli Apostoli ci presentano san Paolo preoccupato di mantenere i voti da lui fatti [At 18,18; 21,23-24].

Per la riflessione

(CCC 2103) La Chiesa riconosce un valore esemplare ai voti di praticare i consigli evangelici [CIC canone 654]: “Si rallegra la Madre Chiesa di trovare nel suo seno molti uomini e donne, che seguono più da vicino l'annientamento del Salvatore e più chiaramente lo mostrano, abbracciando la povertà nella libertà dei figli di Dio e rinunciando alla propria volontà: essi, cioè, in ciò che riguarda la perfezione, si sottomettono a un uomo per Dio, al di là della stretta misura del precetto, al fine di conformarsi più pienamente a Cristo obbediente” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 42]. In certi casi, la Chiesa può, per congrue ragioni, dispensare dai voti e dalle promesse [CIC canoni 692. 1196-1197]. [CONTINUA]


(Continua la domanda: Che cosa comporta la Parola del Signore: «Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto» (Mt 4,10)?)

Post più popolari