456. Qual è la natura della famiglia nel piano di Dio? (I parte)


456. Qual è la natura della famiglia nel piano di Dio? (I parte)

(Comp 456) Un uomo e una donna uniti in matrimonio formano insieme ai loro figli una famiglia. Dio ha istituito la famiglia e l'ha dotata della sua costituzione fondamentale. Il matrimonio e la famiglia sono ordinati al bene degli sposi, e alla procreazione e all'educazione dei figli. Tra i membri di una stessa famiglia si stabiliscono relazioni personali e responsabilità primarie. In Cristo la famiglia diventa Chiesa domestica, perché è comunità di fede, di speranza e di amore.

“In Sintesi”

(CCC 2249) La comunità coniugale è stabilita sull'alleanza e sul consenso degli sposi. Il matrimonio e la famiglia sono ordinati al bene dei coniugi, alla procreazione e all'educazione dei figli.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 369) L'uomo e la donna sono creati, cioè sono voluti da Dio: in una perfetta uguaglianza per un verso, in quanto persone umane, e, per l'altro verso, nel loro rispettivo essere di maschio e di femmina. “Essere uomo”, “essere donna” è una realtà buona e voluta da Dio: l'uomo e la donna hanno una insopprimibile dignità, che viene loro direttamente da Dio, loro Creatore [Gen 2,7.22]. L'uomo e la donna sono, con una identica dignità, “a immagine di Dio”. Nel loro “essere-uomo” ed “essere-donna”, riflettono la sapienza e la bontà del Creatore. (CCC 2203) Creando l'uomo e la donna, Dio ha istituito la famiglia umana e l'ha dotata della sua costituzione fondamentale. I suoi membri sono persone uguali in dignità. Per il bene comune dei suoi membri e della società, la famiglia comporta una diversità di responsabilità, di diritti e di doveri. (CCC 2201) La comunità coniugale è fondata sul consenso degli sposi. Il matrimonio e la famiglia sono ordinati al bene degli sposi e alla procreazione ed educazione dei figli. L'amore degli sposi e la generazione dei figli stabiliscono tra i membri di una medesima famiglia relazioni personali e responsabilità primarie.

Per la riflessione

(CCC 2202) Un uomo e una donna uniti in matrimonio formano insieme con i loro figli una famiglia. Questa istituzione precede qualsiasi riconoscimento da parte della pubblica autorità; si impone da sé. La si considererà come il normale riferimento, in funzione del quale devono essere valutate le diverse forme di parentela. (CCC 1882) Certe società, quali la famiglia e la comunità civica, sono più immediatamente rispondenti alla natura dell'uomo. Sono a lui necessarie. Al fine di favorire la partecipazione del maggior numero possibile di persone alla vita sociale, si deve incoraggiare la creazione di associazioni e di istituzioni d'elezione “a scopi economici, culturali, sociali, sportivi, ricreativi, professionali, politici, tanto all'interno delle comunità politiche, quanto sul piano mondiale” [Giovanni XXIII, Lett. enc. Mater et magistra, 60]. Tale “socializzazione” esprime parimenti la tendenza naturale che spinge gli esseri umani ad associarsi, al fine di conseguire obiettivi che superano le capacità individuali. Essa sviluppa le doti della persona, in particolare, il suo spirito di iniziativa e il suo senso di responsabilità. Concorre a tutelare i suoi diritti [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 25; Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 16]. [CONTINUA]


(Continua la domanda: Qual è la natura della famiglia nel piano di Dio?)

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