462. I legami familiari sono un bene assoluto?


462. I legami familiari sono un bene assoluto?

(Comp 462) I vincoli familiari, sebbene importanti, non sono assoluti perché la prima vocazione del cristiano è di seguire Gesù, amandolo: «Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno di me; chi ama la figlia o il figlio più di me, non è degno di me» (Mt 10,37). I genitori devono favorire con gioia la sequela di Gesù da parte dei loro figli, in ogni stato di vita, anche nella vita consacrata o nel ministero sacerdotale.

“In Sintesi”

(CCC 2248) Secondo il quarto comandamento, Dio ha voluto che, dopo lui, onoriamo i nostri genitori e coloro che egli, per il nostro bene, ha rivestito d'autorità.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2232) I vincoli familiari, sebbene importanti, non sono però assoluti. Quanto più il figlio cresce verso la propria maturità e autonomia umane e spirituali, tanto più la sua specifica vocazione, che viene da Dio, si fa chiara e forte. I genitori rispetteranno tale chiamata e favoriranno la risposta dei propri figli a seguirla. E' necessario convincersi che la prima vocazione del cristiano è di seguire Gesù [Mt 16,25]: “Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me, non è degno di me” (Mt 10,37).

Per la riflessione

(CCC 2233) Diventare discepolo di Gesù significa accettare l'invito ad appartenere alla famiglia di Dio, a condurre una vita conforme al suo modo di vivere: “Chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre” (Mt 12,49). I genitori accoglieranno e rispetteranno con gioia e rendimento di grazie la chiamata rivolta dal Signore a uno dei figli a seguirlo nella verginità per il Regno, nella vita consacrata o nel ministero sacerdotale.


(Prossima domanda: Come va esercitata l'autorità nei vari ambiti della società civile?)

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