493. Perché il sesto Comandamento, benché reciti «non commettere adulterio», vieta tutti i peccati contro la castità?


493. Perché il sesto Comandamento, benché reciti «non commettere adulterio», vieta tutti i peccati contro la castità?

(Comp 493) Benché nel testo biblico del Decalogo si legga «non commettere adulterio» (Es 20,14), la Tradizione della Chiesa segue complessivamente gli insegnamenti morali dell'Antico e del Nuovo Testamento, e considera il sesto Comandamento come inglobante tutti i peccati contro la castità.

“In Sintesi”

(CCC 2394) Cristo è il modello della castità. Ogni battezzato è chiamato a condurre una vita casta, ciascuno secondo lo stato di vita che gli è proprio. (CCC 2395) La castità significa l'integrazione della sessualità nella persona. Richiede che si acquisisca la padronanza della persona.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2336) Gesù è venuto a restaurare la creazione nella purezza delle sue origini. Nel discorso della montagna dà una interpretazione rigorosa del progetto di Dio: “Avete inteso che fu detto: "Non commettere adulterio"; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore” (Mt 5,27-28). L'uomo non deve separare quello che Dio ha congiunto [Mt 19,6]. La Tradizione della Chiesa ha considerato il sesto comandamento come inglobante l'insieme della sessualità umana.

Per la riflessione

(CCC 1604) Dio, che ha creato l'uomo per amore, lo ha anche chiamato all'amore, vocazione fondamentale e innata di ogni essere umano. Infatti l'uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio [Gen 1,27] che “è amore” (1Gv 4,8.16). Avendolo Dio creato uomo e donna, il loro reciproco amore diventa un'immagine dell'amore assoluto e indefettibile con cui Dio ama l'uomo. E' cosa buona, molto buona, agli occhi del Creatore [Gen 1,31]. E questo amore che Dio benedice è destinato ad essere fecondo e a realizzarsi nell'opera comune della custodia della creazione: “Dio li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela"” (Gen 1,28).


(Prossima domanda: Qual è il compito delle autorità civili nei confronti della castità?)

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