500. Come va considerato un figlio?


500. Come va considerato un figlio?

(Comp 500) Il figlio è un dono di Dio, il dono più grande del matrimonio. Non esiste un diritto ad avere figli («il figlio dovuto, ad ogni costo»). Esiste invece il diritto del figlio di essere il frutto dell'atto coniugale dei suoi genitori e anche il diritto di essere rispettato come persona dal momento del suo concepimento.

“In Sintesi”

(CCC 2373) La Sacra Scrittura e la pratica tradizionale della Chiesa vedono nelle famiglie numerose un segno della benedizione divina e della generosità dei genitori [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 50].

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2378) Il figlio non è qualcosa di dovuto, ma un dono. Il “dono più grande del matrimonio” è una persona umana. Il figlio non può essere considerato come oggetto di proprietà: a ciò condurrebbe il riconoscimento di un preteso “diritto al figlio”. In questo campo, soltanto il figlio ha veri diritti: quello “di essere il frutto dell'atto specifico dell'amore coniugale dei suoi genitori e anche il diritto a essere rispettato come persona dal momento del suo concepimento” [Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Donum vitae, 2, 8].

Per la riflessione

(CCC 1664) L'unità, l'indissolubilità e l'apertura alla fecondità sono essenziali al matrimonio. La poligamia è incompatibile con l'unità del matrimonio; il divorzio separa ciò che Dio ha unito; il rifiuto della fecondità priva la vita coniugale del suo “preziosissimo dono”, il figlio [Gaudium et spes, 50].


(Prossima domanda: Che cosa possono fare gli sposi, quando non hanno figli?)

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