502. Quali sono le offese alla dignità del matrimonio? (I parte)


502. Quali sono le offese alla dignità del matrimonio? (I parte)

(Comp 502) Esse sono: l'adulterio, il divorzio, la poligamia, l'incesto, la libera unione (convivenza, concubinato), l'atto sessuale prima o al di fuori del matrimonio.

“In Sintesi”

(CCC 2400) L'adulterio e il divorzio, la poligamia e la libera unione costituiscono gravi offese alla dignità del matrimonio.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2380) L'adulterio. Questa parola designa l'infedeltà coniugale. Quando due persone, di cui almeno una è sposata, intrecciano tra loro una relazione sessuale, anche episodica, commettono un adulterio. Cristo condanna l'adulterio anche se consumato con il seplice desiderio [Mt 5,27-28]. Il sesto comandamento e il Nuovo Testamento proibiscono l'adulterio in modo assoluto [Mt 5,32; 19,6; Mc 10,11; 1Cor 6,9-10]. I profeti ne denunciano la gravità. Nell'adulterio essi vedono simboleggiato il peccato di idolatria [Os 2,7; Ger 5,7; 13,27]. (CCC 2381) L'adulterio è un'ingiustizia. Chi lo commette viene meno agli impegni assunti. Ferisce quel segno dell'Alleanza che è il vincolo matrimoniale, lede il diritto dell'altro coniuge e attenta all'istituto del matrimonio, violando il contratto che lo fonda. Compromette il bene della generazione umana e dei figli, i quali hanno bisogno dell'unione stabile dei genitori.

Per la riflessione

(CCC 2382) Il Signore Gesù ha insistito sull'intenzione originaria del Creatore, che voleva un matrimonio indissolubile [Mt 5,31-32; 19,3-9; Mc 10,9; Lc 16,18; 1Cor 7,10-11]. Ha abolito le tolleranze che erano state a poco a poco introdotte nella Legge antica [Mt 19,7-9]. Tra i battezzati “il Matrimonio rato e consumato non può essere sciolto da nessuna potestà umana e per nessuna causa, eccetto la morte” [CIC canone 1141]. [CONTINUA]


(Continua la domanda: Quali sono le offese alla dignità del matrimonio?)

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