508. Che cosa proibisce il settimo Comandamento? (III parte)


508. Che cosa proibisce il settimo Comandamento? (III parte) (continuazione)

(Comp 508 ripetizione) Il settimo Comandamento proibisce anzitutto il furto, che è l'usurpazione del bene altrui contro la ragionevole volontà del proprietario. Ciò si verifica anche nel pagare salari ingiusti; nello speculare sul valore dei beni per trarre vantaggio a danno di altri; nel contraffare assegni o fatture. Proibisce inoltre di commettere frodi fiscali o commerciali, di arrecare volontariamente un danno alle proprietà private o pubbliche, Proibisce anche l'usura, la corruzione, l'abuso privato di beni sociali, i lavori colpevolmente male eseguiti, lo sperpero.

“In Sintesi”

(CCC 2455) La legge morale proibisce gli atti che, a scopi mercantili o totalitari, provocano l'asservimento di esseri umani, il loro acquisto, la loro vendita, il loro scambio, come fossero merci.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2412) In forza della giustizia commutativa, la riparazione dell'ingiustizia commessa esige la restituzione al proprietario di ciò di cui è stato derubato. Gesù fa l'elogio di Zaccheo per il suo proposito: “Se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto” (Lc 19,8). Coloro che, direttamente o indirettamente, si sono appropriati di un bene altrui, sono tenuti a restituirlo, o, se la cosa non c'è più, a rendere l'equivalente in natura o in denaro, come anche a corrispondere i frutti e i profitti che sarebbero stati legittimamente ricavati dal proprietario. Allo stesso modo hanno l'obbligo della restituzione, in proporzione alla loro responsabilità o al vantaggio avutone, tutti coloro che in qualche modo hanno preso parte al furto, oppure ne hanno approfittato con cognizione di causa; per esempio, coloro che l'avessero ordinato, o appoggiato, o avessero ricettato la refurtiva.

Per la riflessione

(CCC 2413) I giochi d'azzardo (gioco delle carte, ecc) o le scommesse non sono in se stessi contrari alla giustizia. Diventano moralmente inaccettabili allorché privano la persona di ciò che le è necessario per far fronte ai bisogni propri e altrui. La passione del gioco rischia di diventare una grave schiavitù. Truccare le scommesse o barare nei giochi costituisce una mancanza grave, a meno che il danno causato sia tanto lieve da non poter essere ragionevolmente considerato significativo da parte di chi lo subisce. [FINE]


(Prossima domanda: Qual è il contenuto della dottrina sociale della Chiesa?)

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