511. Come va esercitata la vita sociale ed economica?
511. Come va esercitata la vita sociale ed economica?
(Comp 511) Va esercitata, secondo i propri metodi, nell'ambito dell'ordine morale, al servizio dell'uomo nella sua integralità e di tutta la comunità umana, nel rispetto della giustizia sociale. Essa deve avere l'uomo come autore, centro e fine.
“In Sintesi”
(CCC 2459) L'uomo stesso è l'autore, il centro e il fine di tutta la vita economica e sociale. Il nodo decisivo della questione sociale è che i beni creati da Dio per tutti, in effetti arrivino a tutti, secondo la giustizia e con l'aiuto della carità.
Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 2430) La vita economica chiama in causa interessi diversi, spesso tra loro opposti. Così si spiega l'emergere dei conflitti che la caratterizzano [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 11]. Si farà di tutto per comporre tali conflitti attraverso negoziati che rispettino i diritti e i doveri di ogni parte sociale: i responsabili delle imprese, i rappresentanti dei lavoratori, per esempio le organizzazioni sindacali, ed, eventualmente, i pubblici poteri.
Per la riflessione
(CCC 1887) Lo scambio dei mezzi con i fini [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 41], che porta a dare valore di fine ultimo a ciò che è soltanto un mezzo per concorrervi, oppure a considerare delle persone come puri mezzi in vista di un fine, genera strutture ingiuste che “rendono ardua e praticamente impossibile una condotta cristiana, conformata ai precetti del Sommo Legislatore” [Pio XII, Messaggio radiofonico (1° giugno 1941)].
(Prossima domanda: Che cosa si oppone alla dottrina sociale della Chiesa?)