527. Che cosa richiede il nono Comandamento? (I parte)


527. Che cosa richiede il nono Comandamento? (I parte)

(Comp 527) Il nono Comandamento richiede di vincere la concupiscenza carnale nei pensieri e nei desideri. La lotta contro tale concupiscenza passa attraverso la purificazione del cuore e la pratica della virtù della temperanza.

“In Sintesi”

(CCC 2528) “Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore” (Mt 5,28). (CCC 2529) Il nono comandamento mette in guardia dal desiderio smodato o concupiscenza carnale. (CCC 2530) La lotta contro la concupiscenza carnale passa attraverso la purificazione del cuore e la pratica della temperanza.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2514) San Giovanni distingue tre tipi di smodato desiderio o concupiscenza: la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita [1Gv 2,16]. Secondo la tradizione catechistica cattolica, il nono comandamento proibisce la concupiscenza carnale; il decimo la concupiscenza dei beni altrui. (CCC 377) Il “dominio” del mondo che Dio, fin dagli inizi, aveva concesso all'uomo, si realizzava innanzi tutto nell'uomo stesso come padronanza di sé. L'uomo era integro e ordinato in tutto il suo essere, perché libero dalla triplice concupiscenza [1Gv 2,16] che lo rende schiavo dei piaceri dei sensi, della cupidigia dei beni terreni e dell'affermazione di sé contro gli imperativi della ragione.

Per la riflessione

(CCC 2515) La “concupiscenza”, nel senso etimologico, può designare ogni forma veemente di desiderio umano. La teologia cristiana ha dato a questa parola il significato specifico di moto dell'appetito sensibile che si oppone ai dettami della ragione umana. L'Apostolo san Paolo la identifica con l'opposizione della “carne” allo “spirito” [Gal 5,16.17.24; Ef 2,3]. E' conseguenza della disobbedienza del primo peccato [Gen 3,11]. Ingenera disordine nelle facoltà morali dell'uomo e, senza essere in se stessa un peccato, inclina l'uomo a commettere il peccato [Concilio di Trento: DS 1515]. (CCC 400) L'armonia nella quale essi erano posti, grazie alla giustizia originale, è distrutta; la padronanza delle facoltà spirituali dell'anima sul corpo è infranta [Gen 3,7]; l'unione dell'uomo e della donna è sottoposta a tensioni [Gen 3,11-13]; i loro rapporti saranno segnati dalla concupiscenza e dalla tendenza all'asservimento [Gen 3,16]. L'armonia con la creazione è spezzata: la creazione visibile è diventata aliena e ostile all'uomo [Gen 3,17.19]. A causa dell'uomo, la creazione è soggetta alla schiavitù della corruzione (Rm 8,20). Infine, la conseguenza esplicitamente annunziata nell'ipotesi della disobbedienza [Gen 2,17] si realizzerà: l'uomo tornerà in polvere, quella polvere dalla quale è stato tratto [Gen 3,19]. La morte entra nella storia dell'umanità [Rm 5,12]. [CONTINUA]


(Continua la domanda: Che cosa richiede il nono Comandamento?)

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