544. Come Gesù ci insegna a pregare? (II parte)


544. Come Gesù ci insegna a pregare? (II parte) (continuazione)

(Comp 544 ripetizione) Gesù ci insegna a pregare, non solo con la preghiera del Padre nostro, ma anche quando prega. In questo modo, oltre al contenuto, ci mostra le disposizioni richieste per una vera preghiera: la purezza del cuore, che cerca il Regno e perdona i nemici; la fiducia audace e filiale, che va al di là di ciò che sentiamo e comprendiamo; la vigilanza, che protegge il discepolo dalla tentazione.

“In Sintesi”

(CCC 2621) Nel suo insegnamento, Gesù educa i suoi discepoli a pregare con un cuore purificato, con una fede viva e perseverante, con un'audacia filiale. Li esorta alla vigilanza e li invita a rivolgere le loro domande a Dio nel suo Nome. Gesù Cristo stesso esaudisce le preghiere che gli vengono rivolte.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2610) Come Gesù prega il Padre e rende grazie prima di ricevere i suoi doni, così egli ci insegna questa audacia filiale: “Tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto” (Mc 11,24). Tale è la forza della preghiera: “Tutto è possibile per chi crede” (Mc 9,23), con una fede che non dubita [Mt 21,21]. Quanto Gesù è rattristato dalla “incredulità” (Mc 6,6) dei discepoli e dalla “poca fede” (Mt 8,26) dei suoi compaesani, tanto si mostra pieno di ammirazione davanti alla fede davvero grande del centurione romano [Mt 8,10] e della cananea [Mt 15,28]. (CCC 2611) La preghiera di fede non consiste soltanto nel dire: “Signore, Signore”, ma nel disporre il cuore a fare la volontà del Padre (Mt 7,21). Gesù esorta i suoi discepoli a portare nella preghiera questa passione di collaborare al Disegno divino [Mt 9,38; Lc 10,2; Gv 4,34].

Per la riflessione

(CCC 2612) In Gesù “il regno di Dio è molto vicino”; esso chiama alla conversione e alla fede, ma anche alla vigilanza. Nella preghiera, il discepolo veglia attento a colui che è e che viene, nella memoria della sua prima venuta nell'umiltà della carne e nella speranza del suo secondo avvento nella gloria [Mc 13; Lc 21,34-36]. La preghiera dei discepoli, in comunione con il loro Maestro, è un combattimento, ed è vegliando nella preghiera che non si entra in tentazione [Lc 22,40.46]. [CONTINUA]


(Continua la domanda: Come Gesù ci insegna a pregare?)

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