571. Che cos'è la preghiera contemplativa? (III parte)


571. Che cos'è la preghiera contemplativa? (III parte) (continuazione)

(Comp 571 ripetizione) La preghiera contemplativa è un semplice sguardo su Dio nel silenzio e nell'amore. E un dono di Dio, un momento di fede pura, durante il quale l'orante cerca Cristo, si rimette alla volontà amorosa del Padre e raccoglie il suo essere sotto l'azione dello Spirito. Santa Teresa d'Avila la definisce un intimo rapporto di amicizia, «nel quale ci si intrattiene spesso da solo a solo con Dio da cui ci si sa amati».

“In Sintesi”

(CCC 2721) La tradizione cristiana comprende tre espressioni maggiori della vita di preghiera: la preghiera vocale, la meditazione e la preghiera contemplativa. Esse hanno in comune il raccoglimento del cuore.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2716) La preghiera contemplativa è ascolto della Parola di Dio. Lungi dall'essere passivo, questo ascolto s'identifica con l'obbedienza della fede, incondizionata accoglienza del servo e adesione piena d'amore del figlio. Partecipa al “sì” del Figlio fattosi Servo e al “fiat” della sua umile serva. (CCC 2717) La preghiera contemplativa è silenzio, “simbolo del mondo futuro” [Sant'Isacco di Ninive, Tractatus mystici, 66] o “silenzioso amore” [San Giovanni della Croce, Carta, 6]. Nella preghiera contemplativa le parole non sono discorsi, ma come ramoscelli che alimentano il fuoco dell'amore. E' in questo silenzio, insopportabile all'uomo “esteriore”, che il Padre ci dice il suo Verbo incarnato, sofferente, morto e risorto, e che lo Spirito filiale ci fa partecipare alla preghiera di Gesù.

Per la riflessione

(CCC 2718) La preghiera contemplativa è unione alla preghiera di Cristo nella misura in cui fa partecipare al suo mistero. Il mistero di Cristo è celebrato dalla Chiesa nell'Eucaristia, e lo Spirito Santo lo fa vivere nella preghiera contemplativa, affinché sia manifestato attraverso la carità in atto. (CCC 2719) La preghiera contemplativa è una comunione d'amore portatrice di vita per la moltitudine, nella misura in cui è consenso a dimorare nella notte oscura della fede. La notte pasquale della risurrezione passa attraverso quella dell'agonia e della tomba. Sono questi tre tempi forti dell'Ora di Gesù che il suo Spirito (e non la “carne” che è “debole”) fa sì che nella preghiera contemplativa traduciamo in vita questi tre tempi forti. E' necessario acconsentire a vegliare un'ora con lui (Mt 26,40-41). [CONTINUA]


(Continua la domanda: Che cos'è la preghiera contemplativa?)

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