575. Come fortificare la nostra confidenza filiale? (II parte)


575. Come fortificare la nostra confidenza filiale? (II parte) (continuazione)

(Comp 575 ripetizione) La confidenza filiale è messa alla prova quando pensiamo di non essere esauditi. Dobbiamo chiederci allora se Dio è per noi un Padre di cui cerchiamo di compiere la volontà, oppure è un semplice mezzo per ottenere quello che vogliamo. Se la nostra preghiera si unisce a quella di Gesù, sappiamo che egli ci concede molto più di questo o di quel dono: riceviamo lo Spirito Santo che trasforma il nostro cuore.

“In Sintesi”

(CCC 2756) La confidenza filiale viene messa alla prova quando abbiamo la sensazione di non essere sempre esauditi. Il Vangelo ci invita a interrogarci sulla conformità della nostra preghiera al desiderio dello Spirito.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2737) “Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per spendere per i vostri piaceri” (Gc 4,2-3; 1,5-8; 4,1-10; 5,16). Se noi chiediamo con un cuore diviso, adultero [Gc 4,4], Dio non ci può esaudire, perché egli vuole il nostro bene, la nostra vita. “O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: fino alla gelosia ci ama lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi?” (Gc 4,5). Il nostro Dio è “geloso” di noi, e questo è il segno della verità del suo amore. Entriamo nel desiderio del suo Spirito e saremo esauditi: “Non rammaricarti se non ricevi subito da Dio ciò che gli chiedi; egli vuole beneficiarti molto di più, per la tua perseveranza nel rimanere con lui nella preghiera” [Evagrio Pontico, De oratione, 34: PG 79, 1173]. Egli vuole “che nella preghiera si eserciti il nostro desiderio, in modo che diventiamo capaci di ricevere ciò che egli è pronto a darci” [Sant'Agostino, Epistula 130, 8, 17: PL 33, 500].

Per la riflessione

(CCC 2738) La rivelazione della preghiera nell'Economia della salvezza ci insegna che la fede si appoggia sull'azione di Dio nella storia. La fiducia filiale è suscitata dall'azione di Dio per eccellenza: la passione e la risurrezione del Figlio suo. La preghiera cristiana è cooperazione alla provvidenza di Dio, al suo disegno di amore per gli uomini. [CONTINUA]


(Continua la domanda: Come fortificare la nostra confidenza filiale?)

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