589. Come è santificato il Nome di Dio in noi e nel mondo?


589. Come è santificato il Nome di Dio in noi e nel mondo?

(Comp 589) Santificare il Nome di Dio che ci chiama «alla santificazione» (1 Ts 4,7) è desiderare che la consacrazione battesimale vivifichi tutta la nostra vita. Inoltre, è domandare, con la nostra vita e con la nostra preghiera, che il Nome di Dio sia conosciuto e benedetto da ogni uomo.

“In Sintesi”

(CCC 2815) Questa domanda, che le compendia tutte, è esaudita attraverso la preghiera di Cristo, come le sei domande successive. La preghiera al Padre nostro è preghiera nostra se è pregata nel nome di Gesù [Gv 14,13; 15,16; 16,23-24; 14,26]. Gesù nella sua preghiera sacerdotale chiede: “Padre santo, custodisci nel tuo Nome coloro che mi hai dato” (Gv 17,11).

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2813) Nell'acqua del Battesimo siamo stati “lavati […], santificati […], giustificati nel Nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio” (1Cor 6,11). Lungo tutta la nostra vita il Padre nostro ci chiama “alla santificazione” (1Ts 4,7), e, poiché è per lui che noi siamo “in Cristo Gesù, il quale […] è diventato per noi santificazione” (1Cor 1,30), riguarda la sua gloria e la nostra vita che il suo nome sia santificato in noi e da noi. Sta qui l'urgenza della nostra prima domanda. “Chi potrebbe santificare Dio, giacché è lui che santifica? Ma traendo ispirazione da queste parole: “Siate santi, perché io sono santo” (Lv 11, 44), noi chiediamo che, santificati dal Battesimo, possiamo perseverare in ciò che abbiamo incominciato ad essere. E lo chiediamo ogni giorno, perché ogni giorno ci lasciamo sedurre dal male, e perciò dobbiamo purificarci dai nostri peccati con una purificazione incessantemente ricominciata […]. Ricorriamo, dunque, alla preghiera perché la santità dimori in noi” [San Cipriano di Cartagine, De dominica Oratione, 12: PL 4, 544].

Per la riflessione

(CCC 2814) Dipende inseparabilmente dalla nostra vita e dalla nostra preghiera che il suo Nome sia santificato tra le nazioni: “Chiediamo a Dio di santificare il suo nome, perché è mediante la santità che egli salva e santifica tutta la creazione. […] Si tratta del nome che dà la salvezza al mondo perduto, ma domandiamo che il nome di Dio sia santificato in noi dalla nostra vita. Infatti, se viviamo con rettitudine, il nome divino è benedetto; ma se viviamo nella disonestà, il nome divino è bestemmiato, secondo quanto dice l'Apostolo: “Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra tra i pagani” (Rm 2,24 cf. Ez 36,20-22). Noi, dunque, preghiamo per meritare di essere santi come è santo il Nome del nostro Dio” [San Pietro Crisologo, Sermo 71, 4: PL 52, 402]. “Quando diciamo “Sia santificato il tuo nome”, chiediamo che venga santificato in noi, che siamo in lui, ma anche negli altri che non si sono ancora lasciati raggiungere dalla grazia di Dio; ciò per conformarci al precetto che ci obbliga a pregare per tutti, perfino per i nostri nemici. Ecco perché non diciamo espressamente: Il tuo nome sia santificato “in noi”; non lo diciamo perché chiediamo che sia santificato in tutti gli uomini” [Tertulliano De oratione, 3, 4: PL 1, 1259].


(Prossima domanda: Che cosa domanda la Chiesa pregando: «Venga il tuo Regno»?)

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