592. Qual è il senso della domanda: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano»? (II parte)


592. Qual è il senso della domanda: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano»? (II parte) (continuazione)

(Comp 592 ripetizione) Chiedendo a Dio, con l'abbandono fiducioso dei figli, il nutrimento quotidiano necessario a tutti per la propria sussistenza, riconosciamo quanto Dio nostro Padre sia buono al di là di ogni bontà. Domandiamo anche la grazia di saper agire perché la giustizia e la condivisione permettano all'abbondanza degli uni di sopperire ai bisogni degli altri.

“In Sintesi”

(CCC 2861) Nella quarta domanda, dicendo “Dacci”, esprimiamo, in comunione con i nostri fratelli, la nostra fiducia filiale verso il Padre nostro dei cieli. “Il nostro pane” significa il nutrimento terreno a tutti necessario per il proprio sostentamento, ma indica pure il Pane di Vita: Parola di Dio e Corpo di Cristo. Esso è ricevuto nell' “Oggi” di Dio, come il cibo indispensabile, (sovra-)essenziale del Banchetto del Regno, che l'Eucaristia anticipa.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2830) “Il nostro pane”. Il Padre, che ci dona la vita, non può non darci il nutrimento necessario per la vita, tutti i beni “convenienti”, materiali e spirituali. Nel discorso della montagna Gesù insiste su questa confidenza filiale che coopera con la provvidenza del Padre nostro [Mt 6,25-34]. Egli non ci spinge alla passività, [2Ts 3,6-13] ma vuole liberarci da ogni affanno e da ogni preoccupazione. Tale è l'abbandono filiale dei figli di Dio: “A chi cerca il regno di Dio e la sua giustizia, egli promette di dare tutto in aggiunta. In realtà, tutto appartiene a Dio e nulla manca all'uomo che possiede Dio, se egli stesso non manca a Dio” [San Cipriano di Cartagine, De oratione dominica, 21: PL 4, 551].

Per la riflessione

(CCC 2831) Il fatto però che ci siano coloro che hanno fame per mancanza di pane, svela un'altra profondità di questa domanda. Il dramma della fame nel mondo chiama i cristiani che pregano in verità ad una responsabilità fattiva nei confronti dei loro fratelli, sia nei loro comportamenti personali sia nella loro solidarietà con la famiglia umana. Questa petizione della Preghiera del Signore non può essere isolata dalle parabole del povero Lazzaro [Lc 16,19-31] e del giudizio finale [Mt 25,31-46]. [CONTINUA]


(Continua la domanda: Qual è il senso della domanda: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano»?)

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