595. Com'è possibile il perdono? (I parte)


595. Com'è possibile il perdono? (I parte)

(Comp 595) La misericordia penetra nel nostro cuore solo se noi pure sappiamo perdonare, perfino ai nostri nemici. Ora, anche se per l'uomo sembra impossibile soddisfare a questa esigenza, il cuore che si offre allo Spirito Santo può, come Cristo, amare fino all'estremo della carità, tramutare la ferita in compassione, trasformare l'offesa in intercessione. Il perdono partecipa della misericordia divina, ed è un vertice della preghiera cristiana.

“In Sintesi”

(CCC 2862) La quinta domanda implora la misericordia di Dio per le nostre offese; essa però non può giungere al nostro cuore, se non abbiamo saputo perdonare ai nostri nemici, sull'esempio e con l'aiuto di Cristo.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2840) Ora, ed è cosa tremenda, questo flusso di misericordia non può giungere al nostro cuore finché noi non abbiamo perdonato a chi ci ha offeso. L'amore, come il corpo di Cristo, è indivisibile: non possiamo amare Dio che non vediamo, se non amiamo il fratello, la sorella che vediamo [1Gv 4,20]. Nel rifiuto di perdonare ai nostri fratelli e alle nostre sorelle, il nostro cuore si chiude e la sua durezza lo rende impermeabile all'amore misericordioso del Padre; nella confessione del nostro peccato, il nostro cuore è aperto alla sua grazia.

Per la riflessione

(CCC 2841) Questa domanda è tanto importante che è la sola su cui il Signore torna sviluppandola nel discorso della montagna [Mt 6,14-15; 5,23-24; Mc 11,25]. All'uomo è impossibile soddisfare questa cruciale esigenza del mistero dell'Alleanza. “Ma a Dio tutto è possibile” (Mt 19,26). [CONTINUA]


(Continua la domanda: Com'è possibile il perdono?)

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