595. Com'è possibile il perdono? (II parte)


595. Com'è possibile il perdono? (II parte) (continuazione)

(Comp 595 ripetizione) La misericordia penetra nel nostro cuore solo se noi pure sappiamo perdonare, perfino ai nostri nemici. Ora, anche se per l'uomo sembra impossibile soddisfare a questa esigenza, il cuore che si offre allo Spirito Santo può, come Cristo, amare fino all'estremo della carità, tramutare la ferita in compassione, trasformare l'offesa in intercessione. Il perdono partecipa della misericordia divina, ed è un vertice della preghiera cristiana.

“In Sintesi”

(CCC 2862) La quinta domanda implora la misericordia di Dio per le nostre offese; essa però non può giungere al nostro cuore, se non abbiamo saputo perdonare ai nostri nemici, sull'esempio e con l'aiuto di Cristo.

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 2842) Questo “come” non è unico nell'insegnamento di Gesù: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5,48); “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro”(Lc 6,36); “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amati, così amatevi anche voi” (Gv 13,34). E' impossibile osservare il comandamento del Signore, se si tratta di imitare il modello divino dall'esterno. Si tratta invece di una partecipazione vitale, che scaturisce “dalla profondità del cuore”, alla santità, alla misericordia, all'amore del nostro Dio. Soltanto lo Spirito, del quale viviamo [Gal 5,25], può fare “nostri” i medesimi sentimenti che furono in Cristo Gesù [Fil 2,1.5]. Allora diventa possibile l'unità del perdono, perdonarci “a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo” (Ef 4,32).

Per la riflessione

(CCC 2843 Così prendono vita le parole del Signore sul perdono, questo Amore che ama fino alla fine [Gv 13,1]. La parabola del servo spietato, che corona l'insegnamento del Signore sulla comunione ecclesiale [Mt 18,23-35], termina con queste parole: “Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello”. E' lì, infatti, “nella profondità del cuore ” che tutto si lega e si scioglie. Non è in nostro potere non sentire più e dimenticare l'offesa; ma il cuore che si offre allo Spirito Santo tramuta la ferita in compassione e purifica la memoria trasformando l'offesa in intercessione. [CONTINUA]


(Continua la domanda: Com'è possibile il perdono?)

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