Matteo 11,1-6

Matteo 11,1-6

(Caritas in Veritate 15d) La testimonianza della carità di Cristo attraverso opere di giustizia, pace e sviluppo fa parte della evangelizzazione, perché a Gesù Cristo, che ci ama, sta a cuore tutto l'uomo. Su questi importanti insegnamenti si fonda l'aspetto missionario [32] della dottrina sociale della Chiesa come elemento essenziale di evangelizzazione [33]. La dottrina sociale della Chiesa è annuncio e testimonianza di fede. È strumento e luogo imprescindibile di educazione ad essa.

Note: [32] Cfr Giovanni Paolo II, Sollicitudo rei socialis, 41: l.c., 570-572. [33] Cfr ibid.; Id. Centesimus annus, 5.54: l.c. 799. 859-860.

Dottrina sociale: fede e ragione

(CDS 75a) La fede e la ragione costituiscono le due vie conoscitive della dottrina sociale, essendo due le fonti alle quali essa attinge: la Rivelazione e la natura umana. Il conoscere della fede comprende e dirige il vissuto dell'uomo nella luce del mistero storico-salvifico, del rivelarsi e donarsi di Dio in Cristo per noi uomini. Questa intelligenza della fede include la ragione, mediante la quale essa, per quanto possibile, spiega e comprende la verità rivelata e la integra con la verità della natura umana, attinta al progetto divino espresso dalla creazione [106], ossia la verità integrale della persona in quanto essere spirituale e corporeo, in relazione con Dio, con gli altri esseri umani e con le altre creature [107].

Note: [106] Cfr. Concilio Vaticano II, Dich. Dignitatis humanae, 14: AAS 58 (1966) 940. [107] Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Veritatis splendor, 13. 50. 79: AAS 85 (1993) 1143-1144. 1173-1174. 1197.


(Mt 11, 1-6) Miseria umana e bisogno di salvezza

[1] Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città. [2] Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: [3] "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?". [4] Gesù rispose: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: [5] I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, [6] e beato colui che non si scandalizza di me".

(CDS 183) La miseria umana è il segno evidente della condizione di debolezza dell'uomo e del suo bisogno di salvezza [386]. Di essa ha avuto compassione Cristo Salvatore, che si è identificato con i Suoi «fratelli più piccoli» (Mt 25,40.45): «Gesù Cristo riconoscerà i suoi eletti proprio da quanto avranno fatto per i poveri. Allorché “ai poveri è predicata la buona novella” (Mt 11,5), è segno che Cristo è presente» [387]. Gesù dice: «I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete» (Mt 26,11; cfr. Mc 14,7; Gv 12,8) non per contrapporre al servizio dei poveri l'attenzione a Lui rivolta. Il realismo cristiano, mentre da una parte apprezza i lodevoli sforzi che si fanno per sconfiggere la povertà, dall'altra mette in guardia da posizioni ideologiche e da messianismi che alimentano l'illusione che si possa sopprimere da questo mondo in maniera totale il problema della povertà. Ciò avverrà soltanto al Suo ritorno, quando Lui sarà di nuovo con noi per sempre. Nel frattempo, i poveri restano a noi affidati e su questa responsabilità saremo giudicati alla fine (cfr. Mt 25,31-46): «Nostro Signore ci avverte che saremo separati da lui se non soccorriamo nei loro gravi bisogni i poveri e i piccoli che sono suoi fratelli» [388].

Note: [386] Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 2448. [387] Catechismo della Chiesa Cattolica, 2443. [388] Catechismo della Chiesa Cattolica, 1033.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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