Matteo 12,38-42

Matteo 12,38-42

(Caritas in Veritate 18d) Lo sviluppo umano integrale sul piano naturale, risposta a una vocazione di Dio creatore [48], domanda il proprio inveramento in un «umanesimo trascendente, che... conferisce [all'uomo] la sua più grande pienezza: questa è la finalità suprema dello sviluppo personale» [49]. La vocazione cristiana a tale sviluppo riguarda dunque sia il piano naturale sia quello soprannaturale; motivo per cui, «quando Dio viene eclissato, la nostra capacità di riconoscere l'ordine naturale, lo scopo e il “bene” comincia a svanire» [50].

Note: [48] Cfr Paolo VI, Populorum progressio, 16: l.c., 265. [49] Ibid. [50] Benedetto XVI, Discorso ai giovani al molo di Barangaroo: L'Osservatore Romano, 18 luglio 2008, p. 8.

Dottrina sociale: promulgata e insegnata dalla Chiesa

(CDS 79b) I contributi molteplici e multiformi — espressioni anch'essi del «soprannaturale senso della fede di tutto il Popolo» [112] — sono assunti, interpretati e unificati dal Magistero, che promulga l'insegnamento sociale come dottrina della Chiesa. Il Magistero compete, nella Chiesa, a coloro che sono investiti del «munus docendi», ossia del ministero di insegnare nel campo della fede e della morale con l'autorità ricevuta da Cristo. La dottrina sociale non è solo il frutto del pensiero e dell'opera di persone qualificate, ma è il pensiero della Chiesa, in quanto è opera del Magistero, il quale insegna con l'autorità che Cristo ha conferito agli Apostoli e ai loro successori: il Papa e i Vescovi in comunione con lui [113].

Note: [112] Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 12: AAS 57 (1965) 16. [113] Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 2034.


(Mt 12, 38-42) La dottrina sociale è parola che libera

[38] Allora alcuni scribi e farisei lo interrogarono: "Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno". Ed egli rispose: [39] "Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta. [40] Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. [41] Quelli di Nìnive si alzeranno a giudicare questa generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla predicazione di Giona. Ecco, ora qui c'è più di Giona! [42] La regina del sud si leverà a giudicare questa generazione e la condannerà, perché essa venne dall'estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone; ecco, ora qui c'è più di Salomone!

(CDS 63) Con la sua dottrina sociale la Chiesa si fa carico del compito di annuncio che il Signore le ha affidato. Essa attualizza nelle vicende storiche il messaggio di liberazione e di redenzione di Cristo, il Vangelo del Regno. La Chiesa, annunziando il Vangelo, «attesta all'uomo, in nome di Cristo, la sua dignità e la sua vocazione alla comunione delle persone; gli insegna le esigenze della giustizia e della pace, conformi alla sapienza divina» [80]. Vangelo che riecheggia mediante la Chiesa nell'oggi dell'uomo [81], la dottrina sociale è parola che libera. Questo significa che ha l'efficacia di verità e di grazia dello Spirito di Dio, che penetra i cuori, disponendoli a coltivare pensieri e progetti di amore, di giustizia, di libertà e di pace. Evangelizzare il sociale è allora infondere nel cuore degli uomini la carica di senso e di liberazione del Vangelo, così da promuovere una società a misura dell'uomo perché a misura di Cristo: è costruire una città dell'uomo più umana, perché più conforme al Regno di Dio.

Note: [80] Catechismo della Chiesa Cattolica, 2419. [81] Cfr. Giovanni Paolo II, Omelia della messa di Pentecoste nel I centenario della «Rerum novarum» (19 maggio 1991): AAS 84 (1992) 282.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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