Matteo 14,1-13

Matteo 14,1-13

(Caritas in Veritate 21d) Le forze tecniche in campo, le interrelazioni planetarie, gli effetti deleteri sull'economia reale di un'attività finanziaria mal utilizzata e per lo più speculativa, gli imponenti flussi migratori, spesso solo provocati e non poi adeguatamente gestiti, lo sfruttamento sregolato delle risorse della terra, ci inducono oggi a riflettere sulle misure necessarie per dare soluzione a problemi non solo nuovi rispetto a quelli affrontati dal Papa Paolo VI, ma anche, e soprattutto, di impatto decisivo per il bene presente e futuro dell'umanità. Gli aspetti della crisi e delle sue soluzioni, nonché di un futuro nuovo possibile sviluppo, sono sempre più interconnessi, si implicano a vicenda, richiedono nuovi sforzi di comprensione unitaria e una nuova sintesi umanistica.

Dottrina sociale: responsabilità e competenze dei laici

(CDS 83b) La dottrina sociale implica altresì responsabilità relative alla costruzione, all'organizzazione e al funzionamento della società: obblighi politici, economici, amministrativi, vale a dire di natura secolare, che appartengono ai fedeli laici, non ai sacerdoti e ai religiosi [128]. Tali responsabilità competono ai laici in modo peculiare, in ragione della condizione secolare del loro stato di vita e dell'indole secolare della loro vocazione [129]: mediante tali responsabilità, i laici mettono in opera l'insegnamento sociale e adempiono la missione secolare della Chiesa [130].

Note: [128] Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 2442. [129] Cfr. Giovanni Paolo II, Christifideles laici, 15: AAS 81 (1989) 413; Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 31: AAS 57 (1965) 37. [130] Cfr. Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 43: AAS 58 (1966) 1061-1064; Paolo VI, Populorum progressio, 81: AAS 59 (1967) 296-297.


(Mt 14, 1-13) Soggetto dell'autorità politica è il popolo

[1] In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. [2] Egli disse ai suoi cortigiani: "Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui". [3] Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello. [4] Giovanni infatti gli diceva: "Non ti è lecito tenerla!". [5] Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta. [6] Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode [7] che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. [8] Ed essa, istigata dalla madre, disse: "Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista". [9] Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data [10] e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. [11] La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre. [12] I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù. [13] Udito ciò, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città.

(CDS 395) Il soggetto dell'autorità politica è il popolo, considerato nella sua totalità quale detentore della sovranità. Il popolo, in varie forme, trasferisce l'esercizio della sua sovranità a coloro che liberamente elegge suoi rappresentanti, ma conserva la facoltà di farla valere nel controllo dell'operato dei governanti e anche nella loro sostituzione, qualora essi non adempiano in maniera soddisfacente alle loro funzioni. Sebbene questo sia un diritto valido in ogni Stato e in qualsiasi regime politico, il sistema della democrazia, grazie alle sue procedure di controllo, ne permette e ne garantisce la migliore attuazione [803]. Il solo consenso popolare non è tuttavia sufficiente a far ritenere giuste le modalità di esercizio dell'autorità politica.

Note: [803] Cfr. Giovanni Paolo II, Centesimus annus, 46: AAS 83 (1991) 850-851; Giovanni XXIII, Pacem in terris: AAS 55 (1963) 271.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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