Matteo 9,1-13

Matteo 9,1-13

(Caritas in Veritate 12b) È giusto rilevare le peculiarità dell'una o dell'altra Enciclica, dell'insegnamento dell'uno o dell'altro Pontefice, mai però perdendo di vista la coerenza dell'intero corpus dottrinale [21]. Coerenza non significa chiusura in un sistema, quanto piuttosto fedeltà dinamica a una luce ricevuta. La dottrina sociale della Chiesa illumina con una luce che non muta i problemi sempre nuovi che emergono [22]. Ciò salvaguarda il carattere sia permanente che storico di questo «patrimonio» dottrinale [23] che, con le sue specifiche caratteristiche, fa parte della Tradizione sempre vitale della Chiesa [24].

Note: [21] Cfr ibid.,1: l.c., 513-514. [22] Cfr ibid., 3: l.c., 515. [23] Cfr Giovanni Paolo II, Laborem exercens (14 settembre 1981, 3: AAS 73 (1981), 583-584. [24] Cfr Id., Centesimus annus, 3: l.c., 794-796.

Dottrina sociale: assistere l'uomo sul cammino della salvezza

(CDS 69) Con la sua dottrina sociale la Chiesa «si propone di assistere l'uomo sul cammino della salvezza» [94]: si tratta del suo fine precipuo ed unico. Non ci sono altri scopi tesi a surrogare o ad invadere compiti altrui, trascurando i propri, o a perseguire obiettivi estranei alla sua missione. Tale missione configura il diritto e insieme il dovere della Chiesa di elaborare una propria dottrina sociale e di incidere con essa sulla società e sulle sue strutture, mediante le responsabilità e i compiti che questa dottrina suscita.

Note: [94] Giovanni Paolo II, Centesimus annus, 54: AAS 83 (1991) 860.


(Mt 9, 1-13) Non è facile perdonare

[1] Salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. [2] Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati". [3] Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: "Costui bestemmia". [4] Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: "Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? [5] Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina? [6] Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora il paralitico, prendi il tuo letto e và a casa tua". [7] Ed egli si alzò e andò a casa sua. [8] A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini. [9] Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì. [10] Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. [11] Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: "Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?". [12] Gesù li udì e disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. [13] Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori".

(CDS 517) La Chiesa insegna che una vera pace è resa possibile soltanto dal perdono e dalla riconciliazione [1092]. Non è facile perdonare di fronte alle conseguenze della guerra e dei conflitti, perché la violenza, specialmente quando conduce «sino agli abissi della disumanità e della desolazione» [1093], lascia sempre in eredità un pesante fardello di dolore, che può essere alleviato solo da una riflessione approfondita, leale e coraggiosa, comune ai contendenti, capace di affrontare le difficoltà del presente con un atteggiamento purificato dal pentimento. Il peso del passato, che non può essere dimenticato, può essere accettato solo in presenza di un perdono reciprocamente offerto e ricevuto: si tratta di un percorso lungo e difficile, ma non impossibile [1094].

Note: [1092] Cfr. Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2002, 9: AAS 94 (2002) 136-137; Id., Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2004, 10: AAS 96 (2004) 121. [1093] Giovanni Paolo II, Lett. Nel cinquantesimo anniversario dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale, 2: AAS 82 (1990) 51. [1094] Cfr. Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1997, 3 e 4: AAS 89 (1997) 193.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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