Matteo 9,18-26

Matteo 9,18-26

(Caritas in Veritate 13a) Oltre al suo importante legame con l'intera dottrina sociale della Chiesa, la Populorum progressio è strettamente connessa con il magistero complessivo di Paolo VI e, in particolare, con il suo magistero sociale. Il suo fu certo un insegnamento sociale di grande rilevanza: egli ribadì l'imprescindibile importanza del Vangelo per la costruzione della società secondo libertà e giustizia, nella prospettiva ideale e storica di una civiltà animata dall'amore.

Dottrina sociale: evangelizzare il sociale

(CDS 70b) Al dono della salvezza l'uomo deve corrispondere non con un'adesione parziale, astratta o verbale, ma con tutta la propria vita, secondo tutte le relazioni che la connotano, così da non abbandonare nulla ad un ambito profano e mondano, irrilevante o estraneo alla salvezza. Per questo la dottrina sociale non è per la Chiesa un privilegio, una digressione, una convenienza o un'ingerenza: è un suo diritto evangelizzare il sociale, ossia far risuonare la parola liberante del Vangelo nel complesso mondo della produzione, del lavoro, dell'imprenditoria, della finanza, del commercio, della politica, della giurisprudenza, della cultura, delle comunicazioni sociali, in cui vive l'uomo.


(Mt 9, 18-26) Amore dei genitori e compito educativo

[18] Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: "Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà". [19] Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli. [20] Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. [21] Pensava infatti: "Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita". [22] Gesù, voltatosi, la vide e disse: "Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita". E in quell'istante la donna guarì. [23] Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse: [24] "Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme". Quelli si misero a deriderlo. [25] Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. [26] E se ne sparse la fama in tutta quella regione.

(CDS 239) La famiglia ha un ruolo del tutto originale e insostituibile nell'educazione dei figli [542]. L'amore dei genitori, mettendosi al servizio dei figli per aiutarli a trarre da loro («e-ducere») il meglio di sé, trova la sua piena realizzazione proprio nel compito educativo: «l'amore dei genitori da sorgente diventa anima e pertanto norma, che ispira e guida tutta l'azione educativa concreta, arricchendola di quei valori di dolcezza, costanza, bontà, servizio, disinteresse, spirito di sacrificio, che sono il più prezioso frutto dell'amore» [543]. Il diritto-dovere dei genitori di educare la prole si qualifica «come essenziale, connesso com'è con la trasmissione della vita umana; come originale e primario, rispetto al compito educativo di altri, per l'unicità del rapporto d'amore che sussiste tra genitori e figli; come insostituibile ed inalienabile, e ... pertanto non può essere totalmente delegato ad altri, né da altri usurpato» [544]. I genitori hanno il diritto-dovere di impartire un'educazione religiosa e una formazione morale ai loro figli [545]: diritto che non può essere cancellato dallo Stato, ma rispettato e promosso; dovere primario, che la famiglia non può trascurare o delegare.

Note: [542] Cfr. Concilio Vaticano II, Gravissimum educationis, 3: AAS 58 (1966) 731-732; Id., Gaudium et spes, 61: AAS 58 (1966) 1081-1082; Santa Sede, Carta dei diritti della famiglia, art. 5, Tipografia Poliglotta Vaticana, Città del Vaticano 1983, pp. 10-11; Catechismo della Chiesa Cattolica, 2223. Il Codice di Diritto Canonico dedica a questo diritto-dovere dei genitori i canoni 793-799 e il canone 1136. [543] Giovanni Paolo II, Familiaris consortio, 36: AAS 74 (1982) 127. [544] Giovanni Paolo II, Familiaris consortio, 36: AAS 74 (1982) 126; cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 2221. [545] Cfr. Concilio Vaticano II, Dignitatis humanae, 5: AAS 58 (1966) 933; Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1994, 5: AAS 86 (1994) 159-160.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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