Matteo 19,27-30

Matteo 19,27-30

(Caritas in Veritate 29d) Quando lo Stato promuove, insegna, o addirittura impone, forme di ateismo pratico, sottrae ai suoi cittadini la forza morale e spirituale indispensabile per impegnarsi nello sviluppo umano integrale e impedisce loro di avanzare con rinnovato dinamismo nel proprio impegno per una più generosa risposta umana all'amore divino [71]. Capita anche che i Paesi economicamente sviluppati o quelli emergenti esportino nei Paesi poveri, nel contesto dei loro rapporti culturali, commerciali e politici, questa visione riduttiva della persona e del suo destino. È il danno che il «supersviluppo» [72] procura allo sviluppo autentico, quando è accompagnato dal «sottosviluppo morale» [73].

Note: [71] Cfr Benedetto XVI, Deus caritas est, 1: l.c., 217-218. [72] Giovanni Paolo II, Sollicitudo rei socialis, 28: l.c., 548-550. [73] Paolo VI, Populorum progressio, 19: l.c., 266-267.

Dottrina sociale: anni ’60 la questione sociale si universalizza

(CDS 94a) Gli anni Sessanta aprono orizzonti promettenti: la ripresa dopo le devastazioni della guerra, l'inizio della decolonizzazione, i primi timidi segnali di un disgelo nei rapporti tra i due blocchi, americano e sovietico. In questo clima, il beato Giovanni XXIII legge in profondità i «segni dei tempi» [163]. La questione sociale si sta universalizzando e coinvolge tutti i Paesi: accanto alla questione operaia e alla rivoluzione industriale, si delineano i problemi dell'agricoltura, delle aree in via di sviluppo, dell'incremento demografico e quelli relativi alla necessità di una cooperazione economica mondiale. Le disuguaglianze, in precedenza avvertite all'interno delle Nazioni, appaiono a livello internazionale e fanno emergere con sempre maggiore chiarezza la situazione drammatica in cui si trova il Terzo Mondo.

Note: [163] Giovanni XXIII, Pacem in terris: AAS 55 (1963) 267-269. 278-279. 291. 295-296.


(Mt 19, 27-30) Partecipare alla vita filiale di Cristo

[27] Allora Pietro prendendo la parola disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?". [28] E Gesù disse loro: "In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. [29] Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. [30] Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi".

(CDS 45) Gesù Cristo è il Figlio di Dio fatto uomo nel quale e grazie al quale il mondo e l'uomo attingono la loro autentica e piena verità. Il mistero dell'infinita prossimità di Dio all'uomo — realizzatosi nell'Incarnazione di Gesù Cristo, spinto sino all'abbandono sulla croce e alla morte — mostra che quanto più l'umano è visto alla luce del disegno di Dio e vissuto in comunione con Lui, tanto più esso è potenziato e liberato nella sua identità e nella stessa libertà che gli è propria. La partecipazione alla vita filiale di Cristo, resa possibile dall'Incarnazione e dal dono pasquale dello Spirito, lungi dal mortificare, ha l'effetto di far sprigionare l'autentica e autonoma consistenza e identità degli esseri umani, in tutte le loro espressioni. Questa prospettiva orienta verso una visione corretta delle realtà terrene e della loro autonomia, che è ben sottolineata dall'insegnamento del Concilio Vaticano II: «Se per autonomia delle realtà terrene intendiamo che le cose create e le società godono di leggi e valori propri, che l'uomo gradatamente deve scoprire, usare e coordinare, allora è assolutamente necessario esigerla: questo ... è conforme al volere del Creatore. Infatti per la loro condizione di creature tutte le cose sono dotate di una propria consistenza, verità, bontà, di leggi e di ordine propri, che l'uomo deve rispettare, riconoscendo i metodi propri delle singole scienze o arti» [48].

Note: [48] Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 36: AAS 58 (1966) 1054; cfr. Id., Apostolicam actuositatem, 7: AAS 58 (1966) 843-844.

Sigle e Abbreviazioni: CDS: Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, “Compendio della Dottrina sociale della Chiesa” LEV, 2004. DSC: Dottrina Sociale della Chiesa. CV: Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Caritas in Veritate”, 29. 6. 2009.

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